La televisione resta sull’Olimpo, tra gli “Old” media resiste la radio che appassiona ancora gli italiani. Tra le mani dei cittadini c’è poi l’utilizzo di internet che sale al 90,1% (+1,0% rispetto al 2023). Così come crescono quanti utilizzano gli smartphone (cresciuti dell’1,2%, hanno raggiunto l’89,3%).
Dati, riflessioni e prospettive sono contenute nel ventesimo Rapporto sulla Comunicazione del Censis, presentato nella Biblioteca del Senato
La Tv resta la più seguita
La rutilante crescita dei mezzi digitali, è ormai consolidata, tuttavia, le nuove tecnologie non scalzano le vecchie, la tv, è stata seguita nel 2024 dal 94,1% degli italiani. Non è poco in un panorama dove l’offerta di informazione e intrattenimento è stata in vertiginosa crescita. Per rimanere alla Tv, il Censis rivela che aumentano gli utenti di tutte le televisioni: nel 2024 la tv satellitare raggiunge il 47,7% (+2,6%), la web tv sale al 58,4% (+2,3%) e la mobile tv si consolida con il 35,0% dell’utenza (+1,4%). Tiene anche la radio. La radio dimostra di tenere, grazie alla sua capacità di ibridazione che si conferma anno dopo anno (i radioascoltatori sono il 79,1%). Stabili tutti i sistemi di ascolto, con la radio tradizionale che subisce un piccolo rialzo passando dal 45,6% di utenza al 46,8% (+1,3%). Stesso aumento dell’1,3% per la radiomobile che giunge al 25,4%, mentre l’autoradio resta la modalità più seguita dagli italiani (68,9%).
Boom dei social, Instagram
Dal Rapporto Censis sulla Comunicazione emerge, inoltre, che nel 2024 cresce in modo evidente l’uso dei social network, i quali nell’ultimo anno fanno un balzo in avanti, passando dall’82,0% all’85,3% (+3,3%). Tra i 14 e i 29 anni si consolida l’impiego delle piattaforme legate all’immagine. Il 78,1% dei giovani, infatti, dichiara di utilizzare Instagram, il 77,6% è utente di YouTube, il 64,2% sceglie TikTok (contro il 35,4% del totale). Molto presenti i giovani sulle piattaforme di messaggistica (quasi totalmente rappresentati su WhatsApp con l’87,4%, ma rilevanti anche su Telegram con il 42,9%) e sulle multipurpose come Amazon (60,1%).
Tg e Facebook leader
Secondo il rapporto, oggi le prime cinque fonti di informazione più utilizzate dagli italiani sono: i telegiornali (47,7%), Facebook (36,4%), i motori di ricerca su Internet (23,3%), le televisioni all news (18,9%) e i siti web di informazione (17,2%). Appena sotto questa classifica troviamo Instagram (16,7%), YouTube (15,5%) e TikTok (14,4%). Sebbene il 50,7% degli italiani reputi che tv, radio e quotidiani non siano più così imprescindibili, il restante 49,3% non li considera superflui. Solo il 37,6% si definisce un patito dell’informazione online e il 62,4% dichiara di non avere un rapporto esclusivo con l’informazione digitale. Al contrario, tra i giovani si registra un rifiuto nei confronti dei media tradizionali (70,3%). In ogni caso, l’informazione interessa: l’85% degli italiani (e l’80% dei giovani) ritengono che sia un diritto e un dovere di tutti tenersi informati. Inoltre, il 75,5% degli italiani è d’accordo nell’affermare che, nonostante i molti difetti, l’informazione sia imprescindibile.
Libri e quotidiani in giù
Nel 2024, secondo il rapporto, si arresta il trend in crescita: i lettori di libri cartacei, che erano il 45,8% nel 2023, scendono del 5,6% arrivando a quota 40,2%. Nonostante il rapporto ormai imprescindibile che hanno gli italiani con il mondo digitale e la tecnologia, non si sbloccano gli e-book, fermi al 13,4%. Incontrovertibile la crisi dei media a stampa, a cominciare dai quotidiani cartacei che, nel 2024, hanno toccato il picco minimo di lettori con il 21,7% (-45,3% dal 2007). Si registra anche una contrazione dei lettori dei settimanali (-2,2%) che arrivano a 18,2%, mentre i mensili restano stabili (16,9%). Stabilità per gli utenti dei quotidiani online: sono il 30,5%, mentre salgono del 2,9% quanti utilizzano i siti web d’informazione (passati dal 58,1% al 61,0%).