In un momento segnato da tragedie naturali di vasta portata, il Papa esprime il suo profondo dolore e la sua vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto nel Sud-Est asiatico e dai devastanti incendi in Corea. Due telegrammi ufficiali di cordoglio, firmati dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, e inviati a nome del Pontefice, sono stati trasmessi alle autorità civili ed ecclesiastiche di Myanmar, Thailandia e Corea del Sud. Nel primo messaggio, Francesco si dice “profondamente addolorato per la perdita di vite e la diffusa devastazione” causata dal sisma che ha colpito il Sud-Est asiatico, e in particolare Myanmar e Thailandia. Un evento drammatico che ha provocato numerose vittime, feriti e sfollati, oltre a ingenti danni materiali.
“Sua Santità offre sentite preghiere per le anime dei defunti e l’assicurazione della sua vicinanza spirituale a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia”, si legge nel telegramma. Il Santo Padre non dimentica chi, in queste ore, è impegnato in prima linea nei soccorsi:
2Prega anche che il personale di emergenza sia sostenuto nella cura dei feriti e degli sfollati dai doni divini di fortezza e perseveranza”.
Il pensiero alle vittime degli incendi in Corea
Nel secondo telegramma, rivolto questa volta alla Corea del Sud, Bergoglio esprime “profonda preoccupazione per la minaccia alla vita e per i danni causati dai diffusi incendi boschivi” che stanno colpendo varie zone del Paese. Le fiamme, alimentate dal clima secco e dai venti, hanno costretto migliaia di persone a evacuare e messo sotto pressione le squadre di emergenza. Il Papa affida “le anime dei defunti alla misericordia amorevole di Dio onnipotente” e invia le sue “sentite condoglianze a coloro che piangono la loro perdite”. Anche in questo caso, non manca il riconoscimento del lavoro straordinario svolto dai soccorritori: “Sua Santità offre preghiere per i feriti e per gli sforzi di soccorso dei vigili del fuoco e di altro personale di emergenza”, invocando per tutti “le benedizioni divine di consolazione, guarigione e forza”.