Il presidente Donald Trump ha affermato che gli Stati Uniti sono pronti a intraprendere ogni azione necessaria per assicurarsi il controllo della Groenlandia, in vista della visita programmata del vicepresidente JD Vance sull’isola artica. Vance, accompagnato dalla moglie Usha e dal Segretario all’Energia Chris Wright, guiderà una delegazione americana che visiterà la base militare di Pituffik, situata nel nord-ovest dell’isola. I piani iniziali, che prevedevano una visita più ampia comprendente la capitale Nuuk e una dimostrazione di slitte trainate da cani, sono stati ridimensionati. Trump ha ribadito con determinazione la sua ambizione di ottenere il controllo dell’isola. “Abbiamo bisogno della Groenlandia per garantire la sicurezza nazionale e internazionale – ha dichiarato durante un incontro nello Studio Ovale – Faremo tutto ciò che è necessario. Non possiamo garantire una grande sicurezza internazionale senza la Groenlandia.” Trump non ha fornito ulteriori dettagli sul viaggio di Vance, previsto per venerdì. Nei giorni precedenti, il primo ministro della Groenlandia, Mute Egede, aveva definito l’iniziativa USA una “pressione molto aggressiva” e aveva invitato la comunità internazionale a condannare l’approccio degli Stati Uniti. Successivamente, con la decisione di ridurre la visita alla sola base di Pituffik, il ministro della Difesa danese Troels Lund Poulsen ha definito la scelta “saggia”. L’idea di acquisire la Groenlandia non è nuova per Trump, che ha sollevato il tema più volte durante il suo mandato. In un discorso al Congresso, aveva dichiarato che gli USA avrebbero ottenuto il territorio strategico “in un modo o nell’altro.” Tuttavia, il primo ministro groenlandese Mute Bourup Egede ha respinto fermamente queste affermazioni, scrivendo sui social media: “La Groenlandia appartiene ai groenlandesi. Non siamo americani, non siamo danesi, siamo groenlandesi. Gli Stati Uniti devono capire che non siamo in vendita e non possiamo essere ignorati”.
