Dopo settimane di tensioni e incertezze, arriva la svolta per il settore dei trasporti pubblici: presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono stati finalmente sciolti i nodi relativi al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro degli autoferrotranvieri e degli internavigatori. Di conseguenza, lo sciopero nazionale previsto per il prossimo 1° aprile è stato revocato. A renderlo noto sono le principali sigle sindacali del settore – Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna – che, al termine dell’incontro con il Mit, hanno confermato il raggiungimento di un’intesa che garantisce condizioni economiche e normative più favorevoli ai lavoratori.
Le organizzazioni sindacali hanno ricordato come il nuovo contratto si basi sulla pre-intesa siglata l’11 dicembre scorso con le associazioni datoriali, che ora trova concreta applicazione. Tra i punti salienti dell’accordo spiccano l’immediata erogazione di un’indennità una tantum di 500 euro, un incremento economico medio mensile a regime tra i 220 e i 240 euro e la decorrenza del contratto per il triennio 2024-2026, con pieno rispetto delle previsioni definite.
Risorse adeguate
Il raggiungimento di questo accordo rappresenta un passo importante per il comparto, ma secondo i sindacati è solo il primo tassello di un percorso più ampio volto a migliorare le condizioni di lavoro e l’efficienza del trasporto pubblico locale. I rappresentanti dei lavoratori hanno sottolineato la necessità di proseguire nel lavoro di miglioramento delle condizioni del settore, individuando tre obiettivi prioritari: migliore conciliazione tra vita e lavoro, garanzia della sicurezza per il personale di front line e qualità del servizio e adeguamento del Fondo nazionale trasporti.