Una nuova serie di documenti sull’assassinio di John F. Kennedy, tra cui il cosiddetto Schlesinger Memo, getta nuova luce su un caso che ha alimentato speculazioni per decenni. Il promemoria, datato 10 giugno 1961 e redatto da Arthur Schlesinger Jr., assistente del presidente Kennedy, evidenziava la crescente tensione tra JFK e la CIA, accusata di ostacolare la capacità del presidente di gestire la politica estera. Tuttavia, chi sperava di trovare prove di un complotto della CIA con Lee Harvey Oswald per assassinare Kennedy resterà deluso. Le parti oscurate riguardavano dettagli su personale e operazioni della CIA all’estero. Secondo Jefferson Morley, ex giornalista del Washington Post e gestore del blog “JFK Facts,” il promemoria e altri file confermano la profonda diffidenza di Kennedy verso la CIA, che monitorava Oswald già prima del 22 novembre 1963, giorno dell’assassinio. Morley ha sottolineato come i piani di Kennedy per riorganizzare la CIA siano ora più chiari. In base al President John F. Kennedy Assassination Records Collection Act del 1992, tutti i documenti relativi all’assassinio avrebbero dovuto essere resi pubblici entro il 2017. Sebbene Trump avesse avviato la pubblicazione, aveva concesso più tempo alle agenzie per revisionare i file. Tra le nuove informazioni emerge che la CIA seguiva Oswald dal 1959. James Jesus Angleton, alto funzionario dell’agenzia, aveva raccolto un dossier dettagliato sui movimenti, contatti e vita personale di Oswald. Una settimana prima dell’assassinio, il fascicolo contava ben 180 pagine. “La domanda rimane: la CIA fu incredibilmente negligente o Angleton stava conducendo un’operazione segreta?” ha affermato Morley. Nonostante i progressi, alcuni documenti cruciali rimangono classificati, inclusi quelli relativi a un agente CIA coinvolto nella sorveglianza di Oswald. “Questo è solo l’inizio,” ha concluso Morley.