Centinaia di groenlandesi, sventolando la bandiera locale e cartelli con slogan come ‘Rispettate la sovranità della Groenlandia’, ‘Non siamo in vendita’ e ‘Via l’America’, parodia dello slogan di Trump ‘Make America Great Again’, hanno manifestato, sabato, nella capitale Nuuk e in altre città dell’isola contro l’intenzione dichiarata del presidente statunitense, Donald Trump, di acquisire il controllo della Groenlandia. Jens-Frederik Nielsen, leader del partito di centro-destra Demokraatit, vincitore delle recenti elezioni parlamentari, ha guidato il corteo insieme al primo ministro uscente, Mute B. Egede, fino al consolato statunitense alla periferia di Nuuk. “Vogliamo essere artefici del nostro futuro. La nostra autonomia e libertà non saranno mai messe in discussione – ha affermato Nielsen – Non c’è alcuna possibilità che io discuta con Trump dell’annessione della Groenlandia agli USA. La Groenlandia resterà la Groenlandia”. Trump, negli ultimi mesi, ha più volte espresso interesse per la Groenlandia e, durante un incontro con il segretario generale della NATO, Mark Rutte, alla Casa Bianca giovedì scorso, ha ribadito la sua posizione, sottolineando l’importanza strategica dell’isola per la sicurezza nazionale degli USA e ricordando la presenza di basi militari americane sul territorio. La Groenlandia, con una popolazione di circa 57.000 abitanti, è un territorio autonomo della Danimarca, e i suoi legislatori hanno respinto l’idea di annessione. Venerdì scorso, i leader dei cinque partiti del parlamento groenlandese hanno rilasciato una dichiarazione congiunta per respingere le affermazioni di Trump. Nel comunicato si legge: “Noi, tutti i presidenti di partito, respingiamo categoricamente le ripetute dichiarazioni sull’annessione e il controllo della Groenlandia. Consideriamo questa condotta inaccettabile da parte di amici e alleati all’interno di un’alleanza di difesa”.