In occasione della Giornata internazionale della donna, Coldiretti ha diffuso un’analisi che evidenzia come il gentil sesso stia rivoluzionando il settore agricolo, un tempo considerato appannaggio maschile. Dalle fattorie antiviolenza ai fiori commestibili per arricchire piatti e cocktail, le nuove imprenditrici agricole stanno portando un contributo fondamentale in termini di sostenibilità, solidarietà e innovazione. Secondo i dati del Registro delle Imprese, oggi in Italia ci sono oltre mezzo milione di donne impegnate nel settore agricolo tra imprenditrici e lavoratrici. Le regioni con il maggior numero di aziende agricole femminili sono la Sicilia, seguita da Puglia e Campania, con Lazio, Toscana e Piemonte poco distanti. Le agricoltrici non solo rappresentano una componente crescente del settore, ma stanno anche promuovendo un importante ricambio generazionale: oltre 12mila aziende sono guidate da giovani imprenditrici under 35.
L’innovazione portata dalle donne nelle campagne italiane passa anche attraverso scelte produttive sostenibili. Secondo l’analisi di Coldiretti Donne, circa il 60% delle imprese agricole femminili ha deciso di orientare una parte della produzione verso il biologico o il biodinamico. Questa strategia non solo valorizza la qualità dei prodotti, ma tutela la biodiversità, il paesaggio e le risorse naturali, migliorando anche il benessere animale. Le imprenditrici agricole, infatti, si fanno promotrici di un modello che integra innovazione e rispetto per l’ambiente, trasformando le tradizioni con pratiche ecologiche e responsabili. La loro presenza costante sul territorio le rende vere e proprie sentinelle della conservazione e valorizzazione delle aree rurali.
Un’agricoltura che guarda anche al sociale
Oltre alla sostenibilità ambientale, le donne dell’agricoltura italiana si distinguono anche per il loro impegno sociale. “Ciò che contraddistingue il lavoro quotidiano delle imprenditrici agricole italiane è la tendenza a non limitarsi a seguire le tradizioni, ma a trasformarle, introducendo nuove modalità di coltivazione e scegliendo di investire sulla sostenibilità”, afferma Mariafrancesca Serra, Responsabile nazionale Coldiretti Donne. Uno degli aspetti più innovativi del loro operato è l’integrazione di servizi di welfare agricolo: molte aziende guidate da donne offrono supporto e assistenza a categorie fragili, come disabili e vittime di violenza, attraverso fattorie sociali che coniugano lavoro e inclusione.
Un altro settore in espansione grazie alle agricoltrici è quello delle nuove tendenze alimentari. I fiori commestibili, sempre più utilizzati in cucina per arricchire ricette e cocktail, sono un esempio della capacità innovativa delle donne del settore agricolo. Questa tendenza, che unisce estetica e sapore, dimostra come la creatività femminile possa dare un valore aggiunto alla tradizione agricola italiana.