Come nasce il veliero Amerigo Vespucci
È l’esigenza di rinnovamento, stimolato dal progresso tecnologico sempre più avanzato, inscindibile dal presupposto secondo cui il migliore impatto con l’ambiente marino e la sua conoscenza si ottengano stando a bordo di una nave a vela.
L’iniziativa è del Ministro della Marina pro-tempore Ammiraglio Giuseppe Sirianni che, nel 1925, decide la costruzione dell’Unità il cui progetto viene affidato al tenente colonnello del Genio Navale Francesco Rotundi. Per tale realizzazione si sfruttano le esperienze dei progetti del vascello “Monarca” dell’ingegnere navale Sabatelli, varato già nel 1850 dagli stessi cantieri di Castellammare di Stabia.
L’Amerigo Vespucci viene impostato il 12 maggio 1930 e varato il 22 febbraio 1931, dagli stessi cantieri di Castellammare di Stabia per la Marina Militare e destinato, espressamente, a nave scuola per l’addestramento degli allievi ufficiali dei ruoli normali dell’Accademia navale di Livorno.
Come Regia nave-scuola dell’allora Regno d’Italia con Re Vittorio Emanuele III, al veliero è attribuito il motto: “Per la Patria e per il Re”, sostituito nel 1946 fino al 1978 con l’altro motto: “Saldi nella furia dei venti e degli eventi”. A Genova, il 15 ottobre 1931, riceve la Bandiera di Combattimento da parte del gruppo locale UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia).
“Non chi comincia ma quel che persevera”
È il motto che ormai dal 1978 accompagna la Nave Scuola dell’Accademia Navale di Livorno Amerigo Vespucci che ha appena compiuto 94 anni e sta per concludere anche il suo secondo giro del mondo iniziato il primo luglio 2023.
Il 10 giugno 2025 sarà a Genova per la festa della Marina, dopo aver toccato i porti di Trieste, Venezia, Ancona, Ortona, Durazzo (Albania) 08/11 aprile, Brindisi, Taranto, Valletta (Malta) 25/29 aprile, Porto Empedocle, Reggio Calabria, Palermo, Napoli (13/17 maggio), Cagliari, Gaeta, Civitavecchia, Livorno e Genova 10 giugno.
Dopo il varo del 1931, nei suoi 94 anni di vita, solca le acque del mare di Castellammare di Stabia solamente 5 volte; l’ultima risale a circa 20 anni fa in occasione del 75esimo anno dal varo, durante il primo giro del mondo 2002/2003).
La locale amministrazione comunale, il 23 giugno 2006, posa la seguente targa: ““Dagli scali di questo cantiere scendeva in mare il 22 febbraio 1931 la nave scuola “Amerigo Vespucci” vanto della Marina Italiana superba realizzazione progettata dall’ingegnere T.C. Francesco Rotundi a riprova delle capacità e dell’ingegno dei figli di Stabia””
Attualmente l’Amerigo Vespucci è l’unità più anziana in servizio nella Marina Militare, benché non sia la prima a portare il nome del celebre esploratore italiano. Il primo veliero Vespucci era un incrociatore a motore e a vela, progettato dall’Ispettore Generale Carlo Vigna, varato nel 1882 e come nave-scuola dal 1893, fino alla radiazione avvenuta nel 1928.
“Siete la più bella nave del mondo”
Dall’incontro casuale del luglio 1962 tra la nave Vespucci e la portaerei statunitense USS Independence nel Mare Mediterraneo scaturisce – dopo i prescritti segnali luminosi (e alla domanda della nave statunitense verso l’Amerigo Vespucci) – il seguente breve dialogo:
“Chi siete?” “Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana”. “Siete la più bella nave del mondo”.
Un botta e risposta tra le due navi che entra nella storia, rimbalzando parecchio nell’opinione pubblica e ancora oggi viene ricordato quel mitico incontro.
Il Cantiere navale di Castellammare di Stabia (1783)
Il Regio arsenale, la più antica fabbrica di navi inaugurata dai Borbone di Napoli, poi sovrani del Regno delle Due Sicilie, viene fondato sotto la denominazione di Real arsenale nel 1783 da Giovanni Edoardo Acton (1736/1811) il quale propone di costruirvi ben dodici vascelli e dodici fregate, nonché cento legni minori, avvalendosi della supervisione alla costruzione dell’ingegnere francese Antonio Imbert, produzione particolarmente sollecitata da Gioacchino Murat (1767/1815), Generale francese e ex re di Napoli.
La prima nave ad essere varata da questo illustre cantiere è la Partenope nel 1786 a cui segue il varo della Capri nel 1810 e della Gioacchino, due anni dopo, nel 1812.
Eventi e operazioni degni di menzione e riconoscimento
Insieme all’attività di addestramento il veliero ha svolto e continua ad assolvere molti ruoli che ne integrano e ne esaltano le funzioni tra cui quello di ambasciatore sul mare dell’arte, della cultura e dell’ingegneria italiana.
In occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960 trasporta la Fiamma Olimpica dal Pireo a Siracusa; mentre dal 9 aprile al 15 giugno 1978 partecipa alla crociera ecologica del Mediterraneo, approdando nei porti più importanti, durante la manifestazione “Il mare deve vivere”.
All’evento viene dedicato dalle Poste un annullo di quattro serie di francobolli il 20 aprile 1978, giorno dell’approfondimento nel porto di Cagliari.
Non mancano periodi più o meno brevi presso arsenali militari o di emergenza per interventi necessari per usura e periodiche manutenzioni tra cui i Grandi lavori (2013-2016) quale ammodernamento di mezza vita presso il bacino n. 6 dell’Arsenale militare marittimo di La Spezia.
Crociere di istruzione
Certamente le crociere di istruzioni sono la prevalente attività istituzionale per addestrare gli allievi ufficiali. Si contano ben 71 viaggi addestrativi con itinerari sempre diversi. Le due imprese più entusiasmanti e spettacolari sono legate alla circumnavigazione del globo, la prima volta con partenza da La Spezia, dal 4 maggio 2002 e rientro a Portoferraio (Livorno) il 28 settembre 2003.
La seconda circumnavigazione (attuale giro del mondo iniziato il primo luglio 2023 e che si concluderà con l’arrivo a Genova per la festa della Marina Militare) è finalizzata all’attività di addestramento degli Allievi Ufficiali della Marina Militare, in sinergia con importante missione diplomatica e culturale nel promuovere l’immagine dell’Italia all’estero, rafforzando le relazioni internazionali e celebrare l’eccellenza del Made in Italia attraverso eventi, incontri e iniziative in alcuni porti più iconici del Pianeta.