mercoledì, 5 Marzo, 2025
Esteri

Trump sospende gli aiuti militari all’Ucraina. Kiev: “margine di sicurezza” di sei mesi

Riunione di Francia, Regno Unito, Germania, Polonia e Italia: il sostegno continua

Nei prossimi mesi, la capacità dell’Ucraina di resistere sarà messa a durissima prova: dopo lo scontro tra Zelensky e Trump la scorsa settimana, il presidente degli Stati Uniti ha sospeso tutti gli aiuti militari all’Ucraina. L’annuncio ha scatenato un’ondata di reazioni a livello globale. L’Unione Europea e i suoi principali Stati membri ribadiscono il loro impegno a sostenere l’Ucraina. Il Parlamento di Kiev afferma di avere un “margine di sicurezza” di circa sei mesi senza il supporto statunitense. Di contro, riporta il New York Times, l’amministrazione Trump ha ordinato al Pentagono di interrompere le operazioni informatiche offensive contro la Russia, nel quadro di una strategia più ampia per portare Vladimir Putin a un tavolo.

La lite continua

Secondo fonti di Bloomberg e Fox News, Trump ha deciso di sospendere gli aiuti militari fino a quando Zelensky non dimostrerà un reale impegno per la pace. “Questa non è una cessazione definitiva, ma solo una pausa”, ha riferito un funzionario della Casa Bianca. Tuttavia, le dichiarazioni del tycoon lasciano intendere una crescente ostilità nei confronti della leadership ucraina. “Questo ragazzo non vuole la pace finché ha il sostegno dell’America”, ha scritto Trump su Truth Social, riferendosi a Zelensky e alle sue dichiarazioni dopo il summit di Londra. Il presidente ucraino aveva infatti affermato che un accordo con Mosca “è ancora molto lontano” e che si aspetta il proseguimento del sostegno americano. La reazione di Trump è stata durissima: “L’America non sopporterà ancora per molto”. Dal canto suo, Zelensky ha risposto su X, sottolineando la necessità di una “pace reale e duratura” e ribadendo l’importanza del supporto americano ed europeo. Il leader ucraino ha anche evidenziato l’impatto devastante della guerra sulle città e sulla popolazione del suo paese.

Zelensky propone tregua

Giunto l’annuncio della sospensione, Zelensky ha definito l’esito dell’incontro con Trump “deplorevole” e ha ribadito la necessità di “mettere le cose a posto”. Si è detto quindi pronto a lavorare “sotto la guida” di Trump per ristabilire un dialogo costruttivo e raggiungere una pace duratura. Dopo il confronto acceso alla Casa Bianca, il presidente ucraino. Per favorire una de-escalation, ha proposto una tregua aerea e marittima con la Russia e uno scambio di prigionieri come primi passi verso la fine del conflitto. Ha inoltre espresso nuovamente gratitudine per il sostegno militare americano, cercando di rispondere alle critiche di Trump sulla sua presunta mancanza di riconoscenza. Infine, Zelensky si è detto disponibile a firmare l’accordo con gli Stati Uniti sulle risorse minerarie, considerandolo un passo importante per la sicurezza dell’Ucraina.

Effetti della sospensione

Nel frattempo, il segretario al Tesoro americano ha dichiarato che non è più sul tavolo l’accordo sui minerali rari che Zelensky avrebbe dovuto firmare durante una recente visita a Washington. Inoltre, all’interno della cerchia di Trump si moltiplicano le dichiarazioni che suggeriscono un possibile cambio di leadership a Kiev. Il presidente ucraino ha risposto con fermezza, dichiarando che rimuoverlo dal potere non sarebbe semplice e che è disposto a dimettersi solo in cambio dell’adesione dell’Ucraina alla NATO. Kiev, pur avendo un margine di sicurezza di sei mesi, sta già cercando alternative agli aiuti statunitensi. Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha confermato contatti con i partner europei per compensare la perdita di supporto militare americano e garantire la continuità delle operazioni sul campo. Il Cremlino, dal canto suo, vede la sospensione degli aiuti come un’opportunità per costringere l’Ucraina a sedersi al tavolo delle trattative. Il portavoce Dmitry Peskov ha dichiarato che “l’interruzione del supporto militare americano sarebbe il miglior contributo al processo di pace”.

La risposta dell’Europa

Di fronte alla decisione di Trump, l’Europa si trova costretta a prendere una posizione più attiva. Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha incontrato ieri in videoconferenza i colleghi di Francia, Italia, Regno Unito e Polonia per confermare il sostegno a Kiev proponendo al contempo di rafforzare la cooperazione militare all’interno dell’UE. La Commissione Europea ha definito “incrollabile” il suo impegno nei confronti dell’Ucraina, annunciando un piano per la difesa europea che prevede l’aumento della pressione sulla Russia e delle forniture militari a Kiev.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

SpaceX di Elon Musk posticipa il lancio della Starship per risolvere le criticità del razzo

Paolo Fruncillo

Tragedia in Kenya: due turisti italiani perdono la vita in un incidente d’autobus

Maurizio Piccinino

Entrano in vigore i dazi Usa su Cina, Canada e Messico

Stefano Ghionni

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.