Secondo i media statali, una cantante iraniana è stata arrestata per aver organizzato un concerto senza autorizzazione ed essersi esibita come unica donna davanti a un pubblico maschile. L’avvocato di Hiva Seyfizadeh ha dichiarato alla Fars News Agency che “la cliente e il gruppo sono stati rilasciati su cauzione, ad eccezione dell’organizzatore”. Seyfizadeh, 27 anni, è stata fermata giovedì scorso durante un concerto presso Emarat Rooberoo, a Teheran, secondo quanto riportato da Iran International. Ahmad Sadri, capo dell’ufficio musicale del Ministero della Cultura, ha spiegato all’agenzia ISNA che l’edificio è un centro culturale e artistico polivalente situato nel cuore di Teheran, circondato da caffè, gallerie e teatri. Successivamente, Emarat Rooberoo ha annunciato su Instagram la chiusura temporanea, ma l’account è stato sequestrato dalla polizia informatica per presunti “contenuti criminali”. Anche il profilo Instagram di Seyfizadeh è stato bloccato. Seyfizadeh era già stata notata in passato per essersi esibita senza hijab, secondo Iran International. A dicembre, un’altra artista, Parastoo Ahmadi, era stata arrestata dopo aver pubblicato su YouTube un video in cui cantava senza hijab, accompagnata da musicisti uomini. Il video ha superato 2,5 milioni di visualizzazioni in breve tempo. Nello stesso mese, il governo iraniano ha introdotto una legge che prevede sanzioni estremamente severe, fino a 15 anni di carcere o la pena di morte, per chi non rispetta l’obbligo di indossare l’hijab. Le proteste per i diritti delle donne in Iran si sono intensificate dopo la tragica morte di Mahsa Amini, arrestata nel 2022 dalla “polizia morale” per non aver indossato correttamente il velo. Amini è deceduta tre giorni dopo la detenzione, ma il governo ha attribuito la sua morte a problemi di salute preesistenti, negando ogni responsabilità.