C’era grandissima attesa per l’incontro di ieri a Londra tra i leader dei Paesi europei per fare il punto sulla situazione in Ucraina soprattutto dopo il durissimo attacco di Donald Trump nei confronti di Volodymyr Zelensky. E c’era tanta attesa per le prime dichiarazioni del Premier Giorgia Meloni (dopo il vertice faccia a faccia avuto con il Primo Ministro britannico Keir Starmer) molto vicino alla politica del Presidente americano, ma che allo stesso tempo ieri ha assicurato al numero uno di Kiev, incontrato nel corso di un bilaterale, sostegno da parte dell’Italia.
Andando in ordine temporale, nel suo incontro con Starmer a Downing Street, prima di pranzo, Meloni ha sottolineato la necessità di evitare divisioni all’interno dell’Occidente nel sostegno all’Ucraina: “E penso che in questo il Regno Unito e l’Italia possano svolgere un ruolo importante nella costruzione di ponti”, le parole del Presidente del Consiglio. Il bilaterale in questione ha ribadito la volontà comune di mantenere la compattezza dell’alleanza euroatlantica e di coordinare gli sforzi per una soluzione diplomatica al conflitto.
Tra perplessità e obiettivi
Meloni ha poi ribadito nel pomeriggio in un punto stampa all’interno della residenza dell’ambasciatore italiano la sua perplessità sull’ipotesi francese di un invio di truppe europee in Ucraina, spiegando che tale soluzione potrebbe rivelarsi complessa e poco risolutiva. Ha inoltre chiarito che l’invio di soldati italiani in Ucraina non è mai stato all’ordine del giorno.
Sempre il Primo Ministro italiano ha proposto un incontro tra Usae Ue per affrontare in modo strategico e razionale le sfide globali, non solo il conflitto in Ucraina. Ha parlato dell’importanza di condividere obiettivi e scenari in un mondo in continuo cambiamento, evitando decisioni dettate dall’emotività. Secondo Meloni, un vertice tra Washington e Bruxelles è realizzabile ed è l’obiettivo per cui l’Italia sta lavorando. Sul tema dei dazi, Meloni ha espresso una certa preoccupazione ricordando che, essendo l’Italia un Paese esportatore, eventuali tariffe doganali sarebbero un problema. Ma ha ribadito la necessità di evitare un’escalation tra Ue e USa e di trovare soluzioni negoziate, anziché adottare misure di rottura.
Commentando l’incontro tra Trump e Zelensky, Meloni ha dichiarato di aver trovato il Presidente ucraino dispiaciuto per quanto accaduto, aggiungendo che anche gli altri protagonisti della lite alla Casa Bianca non sono soddisfatti dell’esito. Ha quindi ha espresso rammarico per le tensioni tra Trump e Zelensky, affermando che “le tifoserie non sono utili” e che in politica estera è necessario mantenere profondità e visione strategica, evitando divisioni in un momento così delicato per la crisi ucraina.
Altri temi
Oltre alla questione ucraina, Meloni e Starmer hanno discusso anche di altri temi: particolare attenzione è stata dedicata al contrasto alla migrazione irregolare e alla lotta alla tratta degli esseri umani, ma anche all’energia, alla promozione degli investimenti e alla cooperazione nel settore della difesa. In questo ambito, entrambi hanno riaffermato il loro impegno convinto per l’attuazione del Global Combat Air Programme, programma di collaborazione internazionale di elevata rilevanza strategica che coinvolge Italia, Regno Unito e Giappone, con l’ambizione condivisa di sviluppare un caccia di sesta generazione.
Meloni-Zelensky
Sempre a Londra, Meloni ha incontrato anche Zelensky, ribadendo il sostegno dell’Italia alla resistenza ucraina e l’impegno per costruire una pace giusta e duratura: “In questo momento è molto importante che ci parliamo e che ci coordiniamo. Siamo tutti molto impegnati per l’obiettivo che vogliamo raggiungere, cioè una pace giusta e duratura per l’Ucraina”.
Zelensky, attraverso i suoi canali ufficiali, ha ringraziato Meloni per il sostegno costante dell’Italia, sottolineando l’importanza di mantenere la coesione internazionale. “Nessuno è interessato alla continuazione della guerra, tranne Putin, quindi è importante mantenere l’unità attorno all’Ucraina che ha bisogno di una pace sostenuta da affidabili garanzie di sicurezza. Grazie all’Italia per il suo continuo sostegno e la sua collaborazione nel portare la pace nel Paese” ha detto il leader di Kiev.
Il piano di pace
Parallelamente agli incontri bilaterali, il Regno Unito e la Francia stanno lavorando a un piano per la fine dei combattimenti in Ucraina. Starmer ha confermato alla Bbc che Londra, insieme a Parigi e ad altri alleati, collaborerà con Kiev per elaborare una proposta da discutere con gli Stati Uniti. Il piano punta a garantire un cessate il fuoco e a stabilire condizioni concrete per una soluzione diplomatica del conflitto con l’obiettivo di arrivare “a una pace giusta” con l’aiuto anche degli Stati Uniti come “partner indispensabile”.
“Riarmare l’Europa”
Intanto ieri la Presidente della Commissione europea, dopo aver lasciato Lancaster House dopo il vertice sulla sicurezza dell’Ucraina, ha ribadito la necessità di garanzie di sicurezza complete per Kiev, sia sul piano economico che militare. Ha sottolineato l’urgenza di riarmare l’Europa, annunciando che la Commissione proporrà un piano di rafforzamento della difesa al Consiglio europeo del 6 marzo. Von der Leyen ha dichiarato che è cruciale aumentare gli investimenti nella difesa per un lungo periodo, per garantire la sicurezza del continente. Infine, ha rivolto un messaggio agli Stati Uniti, assicurando che l’Europa è pronta a collaborare per difendere la democrazia e lo Stato di diritto.