L’obiettivo è chiaro: rafforzare i legami politici, economici e culturali tra i due Paesi. Puntando a una crescita degli investimenti e degli scambi commerciali, e una condivisione di valori e obiettivi comuni. Con questo spirito inizia da oggi e durerà fino al 9 marzo la visita ufficiale di Sergio Mattarella Giappone, per un appuntamento che segna un momento significativo nelle relazioni tra Italia e il Sol Levante. Si tratta della prima visita di un Capo di Stato italiano in Giappone da sedici anni, dopo quella di Giorgio Napolitano, e arriva in una fase di consolidamento del partenariato strategico tra i due Paesi.
Un’agenda intensa
Il viaggio del Presidente della Repubblica inizierà a Tokyo, con un incontro con il personale dell’Ambasciata italiana e con la comunità italiana residente in Giappone. Domani invece il Capo dello Stato sarà ricevuto al Palazzo Imperiale dall’Imperatore Naruhito e dall’Imperatrice Masako. Successivamente, il Mattarella si recherà alla Dieta nazionale per incontrare i Presidenti della Camera dei Rappresentanti e della Camera dei Consiglieri. In serata, al Meiji Kinenkan, assisterà a un concerto del tenore Vittorio Grigolo, accompagnato dal Principe ereditario Fumihito Akishino e dalla Principessa Kiko. Il 5 marzo, il Presidente incontrerà a Tokyo i rappresentanti dell’imprenditoria giapponese e italiana presso il Keidanren, la Confindustria giapponese, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione economica tra i due Paesi. Nel pomeriggio, è previsto un colloquio con il Primo Ministro giapponese Shigeru Ishiba presso la sua residenza ufficiale.
Il 6 e 7 marzo, il Capo dello Stato si sposterà a Kyoto, dove parteciperà a eventi di carattere culturale e incontrerà la comunità italiana locale. Infine, sabato 8 marzo, si recherà a Hiroshima, dove deporrà una corona di fiori al Memoriale della Pace, visiterà il Museo e incontrerà alcuni hibakusha, i sopravvissuti ai bombardamenti atomici del 1945, oltre agli esponenti dell’Associazione Nihon Hidankyo, recentemente insignita del Premio Nobel per la Pace 2024.
Un legame economico in crescita
La visita di Mattarella avviene in un contesto di crescente cooperazione tra Italia e Giappone, consolidata nel 2023 con la firma del Partenariato strategico e del successivo Piano di azione, siglato al G7 di Borgo Egnazia. I rapporti economici tra i due Paesi sono in costante crescita, spinti dall’interesse giapponese per il Made in Italy, in particolare nei settori della moda, del design, del lusso e dell’agroalimentare. Il chimico-farmaceutico e la meccanica avanzata stanno emergendo come settori di punta per l’export italiano verso il Giappone, che è la quarta economia mondiale per Pil nominale e rappresenta un partner strategico per l’Italia nell’area dell’Indo-Pacifico.
Un elemento chiave di questa crescita è l’Accordo di partenariato economico (Epa) tra Ue e Giappone, in vigore dal 2019, che ha eliminato i dazi sul 90% delle esportazioni europee, favorendo un aumento significativo degli scambi commerciali.
Democrazie e innovazione
Oltre agli aspetti economici, la visita di Mattarella punta a rafforzare il dialogo strategico tra due Paesi che condividono valori comuni, come la democrazia liberale, e sfide simili legate all’export, all’innovazione e alla sostenibilità. Italia e Giappone affrontano inoltre problemi comuni come l’invecchiamento della popolazione e la necessità di politiche di sviluppo sostenibile e tecnologico. L’Intelligenza Artificiale Generativa è uno dei settori in cui entrambi i Paesi stanno investendo, con implicazioni su industria, creatività e occupazione. Allo stesso tempo, la visita permetterà di discutere il ruolo del Giappone nell’Indo-Pacifico e la sua posizione rispetto alle tensioni commerciali internazionali, in un contesto geopolitico sempre più instabile.