Sono “esempi di umanità e di coinvolgimento nel farsi carico delle difficoltà altrui”. Sono uomini e donne normali che però dedicano gran parte del loro tempo alla solidarietà, all’impegno civile e alla dedizione al bene comune. Ma quella di ieri, per queste persone, è stata una giornata che resterà per sempre impressa nella propria mente. Già perché ieri al Quirinale Sergio Mattarella ha conferito loro le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica.
Il Capo dello Stato ha voluto precisare che le onorificenze non sono riconoscimenti a eroi, ma a individui che, nella loro quotidianità, hanno mostrato un forte senso di comunità: “Tante altre persone si ispirano a questi valori. Voi qui le rappresentate tutte”, le sue parole, tenendo a sottolineare come tali azioni rappresentino “ossigeno” per la società e “rappresentano un modello da trasmettere alle nuove generazioni”. Un altro aspetto centrale dell’intervento di Mattarella ha riguardato il tema della solitudine, un rischio crescente nell’epoca della sovrabbondanza di informazioni: “Viviamo in un tempo in cui siamo sommersi da messaggi e immagini, spesso anche non veritieri. In questa massa di flussi informativi, può accadere di sentirsi disorientati e soli”.
Un esempio per il futuro
Ha poi evidenziato come i comportamenti degli insigniti abbiano rotto questa solitudine, sia attraverso iniziative meditate e organizzate, sia mediante gesti spontanei di aiuto in situazioni di emergenza: “Nella scelta tra l’indifferenza e l’impegno, voi avete scelto di agire per chi si trovava in difficoltà”, ha aggiunto Mattarella, ringraziando i premiati per il loro contributo alla coesione sociale. Concludendo il suo intervento, il Presidente ha voluto esprimere la sua gratitudine nei confronti di tutti coloro che, ogni giorno, si impegnano per il bene comune: “Abbiamo una ricchezza di valori e di comportamenti che rendono la vita sociale migliore. È importante sottolinearli e trasmetterli ai giovani”.
Le onorificenze e i loro destinatari

Le onorificenze, conferite “motu proprio” dal Presidente della Repubblica all’interno di una cerimonia presentata da Alberto Matano, hanno premiato cittadini distintisi in diverse aree di impegno civile. Tra i premiati, Giovanni Arras e Giuseppina Sgandurra sono stati insigniti del titolo di Cavalieri dell’Omri per il loro contributo alla ricerca scientifica. Chiara Ciavatta ha ricevuto l’onorificenza per il supporto offerto a famiglie e persone colpite da disturbi alimentari, mentre Carmine Falanga è stato riconosciuto per il suo impegno nel creare connessioni tra il mondo del lavoro e quello carcerario. Un altro esempio di eroismo è Angela Isaac, premiata per aver salvato un uomo durante l’alluvione di Catania nell’ottobre 2024.
Tra gli altri insigniti, Nicolas Marzolino si è distinto per la sua testimonianza contro le guerre, mentre Massimiliano Parrella ha proseguito l’opera di Don Calabria a sostegno delle persone più povere. Marta Russo è stata premiata per il suo impegno nel migliorare l’accessibilità per le persone con disabilità nelle città.
Un impegno per il bene comune
Oltre a questi esempi, le onorificenze sono andate anche a membri delle forze dell’ordine che, fuori servizio, hanno salvato vite. Antonio Stellato e Domenica Turi hanno praticato manovre salvavita a un bambino, mentre Federico Vanelli, atleta, ha salvato un giovane dalle acque del fiume Adda. Sono stati premiati anche imprenditori e volontari: Pietro Barteselli, per la sua visione imprenditoriale etica, e Paola Benini, per il supporto a ragazzi con difficoltà di apprendimento. Marco Camandona ha trasformato la sua passione per la montagna in uno strumento di aiuto per gli altri, mentre Marisa Coccato ha dedicato la sua vita al volontariato per i bambini con malattie renali.
Il valore della solidarietà
Elena De Filippo è stata insignita dell’onorificenza per il suo impegno nell’integrazione degli immigrati, mentre Daniele Mauro per il suo lavoro con i soggetti fragili della società. Cristiana Poggio e Dario Odifreddi hanno creato un ponte tra giovani e mondo del lavoro, e Armando Punzo ha usato il teatro per aiutare i detenuti. Tra i riconoscimenti più significativi, Livia Cecconetto, 80 anni, è stata nominata Commendatore dell’Omri per la sua lunga attività di volontariato a Lampedusa. Carlo Pulcino, ex carabiniere, ha ricevuto la stessa onorificenza per aver salvato una donna da un’aggressione. La cerimonia ha reso omaggio anche a Vittoria Tognozzi, testimone dell’eccidio di Fucecchio, e Adolfo Tundo, che ha promosso il valore sociale degli anziani.