mercoledì, 26 Marzo, 2025
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Morto a 79 anni Gianni Pettenati, autore della storica canzone ‘Bandiera Gialla’

L’annuncio della scomparsa è stato dato questa mattina. Viene così a mancare un autore storico della musica leggera degli anni ’60 e ’70.

È venuto a mancare stamattina Gianni Pettenati, cantautore piacentino noto ai più per il suo celebre brano ‘Bandiera Gialla’, adattamento italiano di una nota canzone inglese e vero e proprio tormentone degli anni ‘60. L’annuncio è arrivato direttamente dai familiari. Nel 2018 gli era stata concessa la Legge Bacchelli, un provvedimento legislativo risalente al I governo Craxi e che istituì un fondo a favore di cittadini illustri che versino in stato di particolare necessità. Aveva 79 anni.
Nato nel ’45 a Piacenza, Pettenati dimostrò fin da giovanissimo il suo talento canoro. Vinse infatti all’età di sei anni un concorso musicale, iniziando poi a studiare la materia solamente due anni dopo. La scalata verso il successo inizia con la vittoria al Festival di Bellaria nel 1965, a cui segue l’ingresso nel gruppo ‘The Juniors’, storica formazione italiana di musica beat e rock progressivo. Ma è l’anno dopo che Pettenati si consacra al grande pubblico, quando incide ‘Bandiera Gialla’, versione italiana di ‘The Pied Piper’ del gruppo pop inglese Crispian St. Peters. Nello stesso anno anche Patty Pravo aveva inciso il brano in lingua originale. Da qui proseguono i successi e nel ’67 partecipa prima al Festival di Sanremo con il brano ‘La rivoluzione’, poi al programma tv ‘Scala reale’ duettando con Claudio Villa e Iva Zanicchi. Nel ’68 raggiunge la finale della kermesse sanremese in coppia con il cantautore francese Antoine grazie al brano ‘La tramontana’. Nella sua lunga carriera Pettenati è stato anche critico musicale e autore di romanzi, testi teatrali e volumi di storia della musica, tra cui uno scritto in collaborazione con Red Ronnie.
Pettenati viveva ad Albenga, in provincia di Savona, assieme ai familiari. Con il decreto del Presidente della Repubblica del 1° marzo 2018 gli era stato concesso un assegno vitalizio di 24 000 euro annui in applicazione della legge Bacchelli per aver illustrato la Patria. A dare la notizia della sua scomparsa è stata la figlia Maria Laura sui social: “Nella propria casa, come voleva lui, con i suoi affetti vicino”. Le esequie si terranno in forma strettamente riservata.

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