sabato, 22 Febbraio, 2025
Libri

“La scelta”. Le sliding doors della vita

Pubblicato il secondo romanzo della giornalista Alice Avila, che indaga tra le mille sfaccettature delle relazioni amorose, amicali e sociali, tentando di dare riposte alle domande esistenziali che tutti ci siamo posti almeno una volta

Nel periodo post-pandemico, la relazione amorosa tra Priscilla e Aldo, entrambi in carriera e sentimentalmente instabili, viene scossa da una scelta imprevista, il trasferimento per lavoro da Roma a Bruxelles di Aldo. Si rivelerà una dura prova per il rapporto dei due fidanzati, che vivranno vite parallele, alle prese soprattutto con le insidie di alcuni colleghi. Quello di Alice Avila si traduce, dunque, in un romanzo introspettivo, di analisi profonda delle relazioni tra gli essere umani, dai rapporti professionali all’amicizia, dall’amore alle attenzioni non desiderate, fino allo stalking. “Il mio romanzo – spiega l’autrice – si pone delle domande e le pone a chi legge. Come il premio Nobel per la letteratura 2024, Han Kang, che ha affermato: ‘Ogni volta che lavoro a un romanzo, affronto domande, vivo dentro di esse. Quando arrivo al termine di queste domande – il che non corrisponde a quando trovo risposta – giungo al termine del processo di scrittura’. Anche per me è così”.

La copertina del romanzo di Alice Avila "La scelta"
La copertina del romanzo di Alice Avila “La scelta”

L’intreccio si basa, come nelle detective story, su pochi personaggi ben caratterizzati ed è percorso da toni ora descrittivi, ora romantici, ora drammatici e da una tensione crescente che culmina quasi in una catarsi, dalle nuove vie, rivelando una particolare maestria da parte della scrittrice. “Quella di Alice Avila – ha commentato la giornalista Rai, Sonia Filippazzi, nel corso della presentazione a Roma – è una scrittura ben ritmata, che racconta la storia di una coppia, ma intanto solletica molti temi, dal privato al sociale. E una ‘scelta’ del resto tocca anche ai lettori, che via via si trovano inevitabilmente a chiedersi quali decisioni avrebbero preso loro, nella medesima situazione”. Della stessa opinione anche l’editrice Angela Schena: “Alice Avila sa come catturare l’attenzione, con uno stile fluido e storie avvincenti che portano a chiedersi come andranno a finire e se, anche dopo la fine, ci sarà un seguito”.

Nell’intreccio spicca la figura di Cristina, determinante per l’equilibrio della coppia. E’ affetta, come altri personaggi, dalla “malattia di vivere”, ovvero il desiderio e la volontà di vivere pienamente per essere artefici del proprio destino, anche se non sempre è possibile. “La vita deve essere goduta per intero” sono, infatti, le sue parole, manifesto di quella voglia di non rimanere più in un tempo sospeso come accaduto durante la pandemia, costi quel che costi. Ne è colpita anche Priscilla che, sin dall’incipit, si arrovella su “qualcosa che la inquietava. Ma non sapeva di preciso cosa. Il castello di sabbia che si era costruito intorno si stava sgretolando progressivamente. Si sentiva in sospeso. E quel fuoco che le ribolliva sarebbe emerso, prima o poi”. E’ sarà proprio quel “movimento magmatico” che darà l’avvio al concatenarsi di eventi e di incontri che metteranno i protagonisti davanti alle scelte esistenziali che attanagliano tutti quotidianamente.

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