Pian piano, giorno dopo giorno, la parola ‘dimissione’ riferita al Papa (nel senso di rinuncia al trono di Pietro) prende piede. Insomma, Bergoglio potrebbe ripercorrere le orme di Ratzinger che l’11 febbraio del 2013 ufficializzò la sua decisione di lasciare il ministero petrino. Facendo iniziare così proprio l’era legata al nome di Francesco. Le dimissioni, per il Cardinale Gianfranco Ravasi, potrebbero essere un’ipotesi nella testa del Santo Padre mentre per l’Arcivescovo di Marsiglia Jean Marc Aveline “tutto è possibile”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Cardinale Juan José Omella, Arcivescovo di Barcellona. Ma è bene ricordare che il Vescovo di Roma ha più volte dichiarato di non avere intenzione di lasciare il pontificato, a meno di condizioni che lo privino della facoltà di guidare la Chiesa in modo efficace. Chiaro è che tutto dipenderà dalle condizioni fisiche che accompagneranno la salute del Santo Padre.
Il parere dei Cardinali
Intervenuto a ‘Non Stop News’ su RTL 102.5, il Cardinale Ravasi ha fatto il punto sulle condizioni di salute del Papa, definendolo un uomo dalla “forte tempra”. Ha sottolineato che la sua ripresa è percepibile, ma la situazione rimane complessa, pur non essendo critica. Alla domanda se Francesco potrebbe dimettersi, Ravasi ha risposto: “Io penso che possa farlo, perché è una persona che, da questo punto di vista, è abbastanza decisa nelle sue scelte. Finora ha ritenuto di continuare la sua attività”. Ravasi ha poi evidenziato che il Pontefice ha sempre mostrato una grande determinazione e ha affrontato viaggi e impegni anche in situazioni di salute non ottimali. Ma se la sua capacità di comunicare e interagire con i fedeli dovesse essere compromessa, potrebbe optare per le dimissioni. Jean Marc Aveline, Arcivescovo di Marsiglia, durante la conferenza stampa dell’iniziativa Med25 Odyssey-Bel Espoir, ha mostrato un atteggiamento più prudente: “Tutto è possibile, ma noi siamo sempre insieme a lui e preghiamo per lui. È un uomo libero, sarà una sua decisione. Noi dobbiamo pregare per la sua lucidità. Che il Signore ce lo conservi”. Aveline non ha confermato alcuna informazione sulla possibilità di un addio di Francesco, ma ha ammesso che nella Chiesa si vive questa fase con una certa preoccupazione.
Il Cardinale Omella ha spiegato ieri che, in caso di morte o rinuncia di un Papa, tutto è previsto canonicamente, come accadde per Benedetto XVI. Ma ha ammesso di non sapere cosa farà Francesco. Ha invitato a vivere senza perdere tempo in ipotesi, accogliendo gli eventi senza timore. Ha poi sottolineato che il cambiamento è naturale nella Chiesa, così come per Papi, vescovi e comunità, ma il cammino riformatore tracciato da Francesco, ispirato al Concilio Vaticano II, deve proseguire. Ha ribadito che la Chiesa non deve tornare indietro, ma continuare il percorso di riforme e sinodalità.
Le speculazioni
Negli ultimi giorni sono aumentate le speculazioni sulla salute del Santo Padre. Ravasi ha osservato che parte del dibattito si è sviluppato all’interno della comunicazione digitale e dei social media, con opinioni fortemente polarizzate: “Non percepisco questo clima. Direi che si tratta più di un fenomeno legato alla rete e alla comunicazione di massa, caratterizzato da una tendenza quasi bipolare. C’è una presenza forte che reagisce contro questo pontificato, soprattutto negli Stati Uniti, dove esistono reazioni molto critiche nei confronti del Papa”. Intanto il Papa, ricoverato da giovedì scorso al Policlinico Gemelli di Roma, continua le cure mediche mantenendo comunque attive le sue funzioni di governo della Chiesa. Nonostante il ricovero, ieri ha nominato Vescovo il parroco della cattedrale di Angers, segno di una progressiva ripresa.
Le notizie sulle sue condizioni di salute arrivano direttamente dal Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei: “Siamo tutti preoccupati per il Papa, ma le cose che si dicono sono esattamente quelle che avvengono. Il fatto che Francesco abbia fatto colazione, abbia letto i giornali e abbia ricevuto delle persone vuol dire che siamo nella direzione giusta per un pieno recupero”. Di certo le condizioni di Francesco sono in lieve miglioramento ed è stato fatto notare che ieri non ha avuto la febbre.