venerdì, 21 Febbraio, 2025
Giovani

Cariplo e Sanpaolo insieme per “recuperare” i Neet

In Italia sono quasi 1,5 milioni i giovani che non studiano e non lavorano

Fondazione Cariplo ha presentato la programmazione e l’attività filantropica per il 2025 con una serie di importanti novità. Primo dato di rilievo: le risorse a disposizione aumentano passando da 150 milioni di euro a oltre 215 milioni. La maggior disponibilità di risorse messe a disposizione è dovuta ai buoni risultati della gestione del patrimonio e alla presa d’atto che i bisogni sono crescenti.
Il patrimonio di Fondazione Cariplo vale oggi oltre 11 miliardi di euro. Secondo passaggio: una parte consistente di questa somma verrà destinata a tre grandi programmi, definiti “sfide di mandato”, che hanno un orizzonte temporale triennale, per ciascuno dei quali la Fondazione impegnerà 20 milioni di euro.

I Neet della Lombardia

Ed è proprio su una di queste tre sfide di mandato, imperniata sul tema dei giovani che non studiano e non lavorano, che è stata annunciata l’importante alleanza con Intesa Sanpaolo: i due enti collaboreranno per il contrasto al fenomeno dei Neet (acronimo che sta per Not in Education, Employment or Training, e che si riferisce a giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano, non studiano e non sono in formazione professionale). Sono 1,4 milioni a livello nazionale.

Dispersione scolastica

Background socio-economici svantaggiati, reti familiari poco supportive, percorsi di vita accidentati sono solo alcuni dei fattori che portano ad essere Neet. Il fenomeno è inoltre collegato alla dispersione scolastica, esplicita ed implicita. Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo intendono contribuire alla diminuzione del tasso di Neet al 9%, traguardo indicato dalla UE entro il 2030. Ciò significa accompagnare e attivare 20.000 giovani che si trovano in questa condizione in Lombardia dove, in totale, sono oltre 157mila. Per farlo i due enti uniranno competenze e budget: 20 milioni di euro da parte di Fondazione Cariplo, 10 milioni di euro da parte di Intesa Sanpaolo.

Unire le forze

L’impegno sarà volto a prevenire la dispersione scolastica e contrastare il fenomeno, sostenendo la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani già in condizione di Neet; tutto questo promuovendo una conoscenza sempre più puntuale per attuare interventi di precisione. “L’obiettivo è unire le forze e applicare metodi ed esperienze che hanno funzionato per scalare i numeri e dare un segnale importante di vicinanza alle giovani generazioni, ai ragazzi e alle loro famiglie” ha commentato Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo. Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo, ha affermato: “Un giovane che non studia e non lavora è un giovane che ha perso l’energia per costruire la sua vita, una famiglia, un mestiere. Alle conseguenze individuali si aggiungono quelle per la collettività, un costo sociale significativo in un periodo di calo demografico. L’Italia non può rinunciare a menti libere e costruttive quali per natura sono quelle dei giovani. Per questo abbiamo accolto con slancio la proposta del presidente Azzone per un progetto congiunto con la Fondazione Cariplo, un progetto che parte dalla Lombardia e che vorremmo ampliare a tutto il territorio italiano, incluso il Mezzogiorno”.

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