martedì, 11 Febbraio, 2025
Attualità

Dazi USA, allarme BCE: “Evitare una guerra commerciale con prudenza”

Il vicepresidente della Banca Centrale Europea, Luis de Guindos, sottolinea l’importanza di un approccio cauto e aperto nelle trattative con l’amministrazione Trump

La Banca Centrale Europea (BCE) continua a ridurre i tassi di interesse, ma senza fare passi avventati. Il vicepresidente Luis de Guindos ha spiegato che ogni decisione verrà presa in base ai dati economici. “Continueremo a prendere decisioni sull’evoluzione dei tassi d’interesse in funzione dei dati che andiamo raccogliendo”, ha detto in un’intervista alla TV spagnola TVE. L’inflazione, ovvero l’aumento dei prezzi, si è già ridotta dal 10% alla fine del 2022 al 2,5% di oggi. Per questo la BCE ha tagliato i tassi cinque volte, abbassandoli di un totale di 1,5 punti percentuali. Ma de Guindos avverte: “L’inflazione sta scendendo, ma bisogna essere prudenti in un contesto di incertezza”.

Trump alza i dazi: rischio scontro commerciale USA-UE

Il presidente americano Donald Trump ha annunciato nuovi dazi del 25% su acciaio e alluminio importati. Una mossa che rischia di innescare una guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa.

Ma cosa sono i dazi? Sono tasse imposte sulle merci importate da altri Paesi per proteggerne l’industria nazionale. Il problema è che, se un Paese aumenta i dazi, gli altri potrebbero rispondere allo stesso modo, danneggiando il commercio globale. “L’imposizione di dazi è un circolo vizioso, come negli anni Trenta, quando ha aggravato la Grande Depressione”, ha ricordato de Guindos. Secondo il vicepresidente della BCE, una guerra commerciale finirebbe per penalizzare tutti, con un rallentamento dell’economia e conseguenze imprevedibili.

Reazioni internazionali ai dazi statunitensi

L’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sull’imposizione di dazi del 25% su acciaio e alluminio importati ha suscitato immediate reazioni a livello internazionale. La Commissione Europea ha dichiarato che prenderà le misure necessarie per proteggere gli interessi dell’UE, definendo tali dazi “illegali e economicamente controproducenti”. Francia e Germania hanno espresso preoccupazione, con Parigi che chiede una risposta immediata attraverso misure di ritorsione. Anche la Cina ha criticato la decisione, sottolineando che il protezionismo non è una soluzione e potrebbe portare a una guerra commerciale in cui tutti perderebbero.

L’Europa deve negoziare senza farsi mettere all’angolo

Di fronte alla mossa di Trump, l’Unione Europea deve rispondere con cautela. “È molto importante avere un’attitudine aperta, ma non puoi farti assoggettare da chi hai di fronte”, ha invece avvertito de Guindos. Il numero due della BCE invita a non reagire in modo impulsivo: “A volte gli annunci iniziali non si concretizzano”, ha spiegato, sottolineando l’importanza di valutare bene la situazione prima di prendere decisioni. “Bisogna adottare un approccio prudente e intelligente”.

Uno scenario incerto

L’economia globale è in una fase delicata. De Guindos ha paragonato l’attuale incertezza a quella vissuta durante la pandemia di Covid-19. Secondo lui, l’amministrazione Trump sta usando l’economia come strumento politico, e questo rappresenta un “cambiamento di paradigma” rispetto al passato. L’Europa, ha concluso, deve agire con equilibrio. Gli Stati Uniti sono un partner commerciale fondamentale, ma è essenziale evitare mosse che possano peggiorare la situazione. “Gli europei devono essere cauti nella loro risposta ai dazi americani”, ha ribadito.
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