lunedì, 10 Febbraio, 2025
Esteri

Trump: “Ho parlato con Putin”. Il Cremlino non conferma né smentisce

Zelensky: assicuarsi che la Russia non possa fare altre guerre. Von der Leyen: tempo di prendere in mano la nostra difesa

Il presidente Usa Donald Trump ha detto al New York Post in un’intervista esclusiva a bordo dell’Air Force One di aver parlato al telefono con il leader russo Vladimir Putin per cercare di negoziare la fine della guerra in Ucraina. “Meglio non dirlo”, ha risposto Trump quando gli è stato chiesto quante volte i due leader si fossero parlati. E – secondo la testata – Trump crede che a Putin “importi” delle uccisioni sul campo di battaglia. “Vuole vedere la gente smettere di morire”, ha detto. “Tutti quei morti. Giovani, persone bellissime. Sono come i tuoi figli, due milioni di loro… e senza motivo”.
Tuttavia il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Mike Waltz, non ha confermato il colloquio. “Non ho intenzione di anticipare il presidente, e ci sono sicuramente molte conversazioni delicate in corso”, ha detto Waltz in un’intervista rilasciata all’emittente Nbc News. Il Consigliere ha quindi ricordato che la prossima settimana il segretario di Stato Usa, il capo del Pentagono, il vice presidente americano e l’inviato speciale Usa per l’Ucraina e la Russia “saranno in Europa, per discutere in dettaglio come mettere fine a questa guerra”. Non si ha nessun commento neanche dal Cremlino.

Zelensky: Trump deve assicurarsi che Putin non possa fare altre guerre

“Se avessi la certezza che l’America e l’Europa non ci abbandonerebbero, ci sosterrebbero e ci darebbero garanzie di sicurezza, allora sarei pronto per qualsiasi formato di negoziato. Dobbiamo davvero capire come finirà questa guerra. Dobbiamo capire che siamo dalla stessa parte dell’America e dell’Europa. Non possiamo perdere l’Europa”. È un passaggio di un’intervista a Volodymyr Zelensky trasmessa venerdì sera (prima quindi delle affermazioni di Trump sui colloqui con Putin) dalla britannica ItvNews, rilanciata oggi dal profilo social del presidente e da diversi media ucraini. “Un conflitto congelato porterà Putin a tornare con la sua aggressività. (…) E sarà una sconfitta assoluta per tutti. È molto importante per noi e per Trump: deve fare di più che porre fine alla guerra. Deve assicurarsi che Putin non abbia la possibilità di tornare a fare una guerra contro di noi”, ha aggiunto Zelensky.
Quanto all’offensiva nella regione russa di Kursk, “era importante mostrare al mondo intero che tutto ciò che Putin dice è una menzogna – afferma Zelensky – Che l’esercito, a partire dall’invasione su larga scala fino ad oggi, viene rifornito non da ufficiali di carriera, non da persone addestrate, ma da un gran numero di persone che usano come carne da macello. Ed era anche molto importante mostrare al mondo che questo esercito non è così forte come sembra. Noi siamo solo dispiaciuti per le persone, ma loro non lo sono”.

Von der Leyen (Ue): “Prendere in mano la nostra difesa”

“È tempo di prendere in mano la nostra sicurezza e la nostra difesa”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Vilnius, durante la conferenza stampa per l’integrazione delle tre repubbliche baltiche nella rete elettrica continentale. “Estonia, Lituania, Lettonia e Polonia danno l’esempio – ha proseguito – sono tra i paesi che spendono di più per la difesa della Nato in rapporto al pil. La Nato rimane il fondamento della nostra difesa. Ma è chiaro che abbiamo bisogno di rafforzare la difesa a livello europeo”.
Per questo, continua la presidente Ue, oltre a finanziamenti e a una maggiore cooperazione europea, sarà necessaria “Una legislazione più semplice, più innovazione e un maggiore ritorno sugli investimenti, sotto forma di maggiore know-how e buoni posti di lavoro qui in Europa. La Commissione sta preparando un Libro Bianco sul futuro della difesa europea, che presenteremo ai leader entro la metà di marzo. Questo è tanto più urgente in quanto il mondo sta cambiando rapidamente. Il nostro alleato di lunga data, gli Stati Uniti, ha fissato una nuova agenda. L’Europa è pronta a un dialogo solido ma costruttivo con gli Stati Uniti, nonostante le crescenti incertezze. In questa nuova realtà, l’Ucraina ha più che mai bisogno del nostro sostegno”.

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