Il National Institutes of Health (NIH) ha annunciato, venerdì, che ridurrà le sovvenzioni destinate agli istituti di ricerca, limitando i finanziamenti indiretti al 15%. Secondo l’agenzia, nell’anno fiscale 2023, 9 miliardi dei 35 miliardi di dollari destinati alle sovvenzioni per la ricerca sono stati utilizzati per coprire costi indiretti, come attrezzature e manutenzione, negoziate tra il concedente e l’istituto di ricerca. “Il sistema indiretto è necessario per supportare l’infrastruttura – ha dichiarato Michael Eisen, biologo dell’Università della California, Berkeley – Non pago l’elettricità nel mio laboratorio, né l’HVAC o i custodi”. La nota sottolinea che il tasso medio per i costi indiretti variava tra il 27% e il 28%. L’Office of Policy for Extramural Research Administration (OPERA) ha fissato il tasso del 15% basandosi su fondazioni private con tassi simili. La riduzione dei costi indiretti potrebbe far risparmiare 4 miliardi di dollari, ma per molti scienziati ciò potrebbe danneggiare i progetti di ricerca, riducendo i finanziamenti per laboratori e personale essenziale. Eisen ha accolto con favore un riesame, sottolineando che le nuove linee guida del NIH sposterebbero il peso sui finanziamenti delle università. Il biologo teme una riduzione della ricerca biomedica. Katie Miller, una delle nominate di Trump al Department of Government Efficiency, ha sostenuto la decisione su X, accusando Harvard di alti tassi di costi indiretti. Il Senato non ha ancora confermato un nuovo direttore del NIH. Il dott. Jay Bhattacharya è stato nominato da Trump, ma le udienze di conferma non sono state ancora programmate.