Il presidente Volodymyr Zelensky ha invitato gli alleati occidentali a “investire” nello sfruttamento delle risorse naturali dell’Ucraina, facendo eco alle dichiarazioni di Donald Trump che ha detto di voler accedere alle terre rare ucraine. “Abbiamo risorse minerarie, ma questo non significa che le daremo via a chiunque, compresi i partner strategici”, ha detto Zelensky in un’intervista all’agenzia di stampa britannica Reuters. “Se stiamo parlando di un accordo, allora facciamo un accordo, siamo disponibili solo a questo. Mettete i vostri soldi. Investite il vostro denaro. Sviluppiamo insieme e facciamo soldi”, ha aggiunto. Secondo Zelensky, le terre rare presenti sul territorio ucraino rappresentano “miliardi, trilioni di dollari”. “Per favore, create una società. Estraiamo e lavoriamo. Facciamo soldi insieme”, ha chiesto il presidente ucraino, rivolgendosi principalmente a Trump e Musk. Zelensky si è anche detto pronto a “concludere contratti” per rifornire l’Ucraina di gas naturale liquefatto (LNG), al fine di diventare un “hub per tutta l’Europa”.
Kursk, uccisi 20 alti ufficiali nordcoreani e russi
Nella stessa intervista a Reuters Zelensky ha anche reso noto che lunedì 3 febbraio le forze ucraine “hanno colpito il centro di comando nella regione di Kursk. Mi è stato detto che probabilmente sono stati uccisi 20 ufficiali. Tra loro ci sono alti ufficiali nordcoreani e russi”, ha aggiunto. L’esercito ucraino continua la sua offensiva in questa direzione e, secondo Zelensky, le Forze armate di Kiev sono riuscite ad avanzare di 2,5 chilometri nella regione questa settimana
la Corea Nord produrrà droni con l’aiuto di Mosca
quest’anno la Corea del Nord dovrebbe iniziare a produrre diversi tipi di droni d’attacco che saranno sviluppati in collaborazione con la Russia: lo riporta l’emittente radiotelevisiva pubblica giapponese Nhk, che cita diverse fonti a conoscenza del progetto. I due Paesi avrebbero raggiunto un accordo in base al quale Pyongyang riceverà assistenza tecnica da Mosca per sviluppare i droni da produrre in serie. L’accordo segue il trattato di partenariato strategico globale firmato l’anno scorso e il successivo invio di truppe nordcoreane in Russia per combattere contro le forze ucraine nella regione di Kursk.
Gli Stati baltici si staccano dalla rete elettrica russa
Intanto gli Stati baltici hanno iniziato ieri mattina alle 5:00 a disconnettersi dalla rete energetica controllata da Mosca, ha dichiarato all’agenzia di stampa Afp l’operatore di rete statale lituano Litgrid, dopo che la Lituania ha interrotto, per prima, il suo collegamento elettrico con la Bielorussia e la Russia;l’Estonia e la Lettonia dovrebbero seguire l’esempio nei prossimi giorni .Dopo la disconnessione dalla rete russa, i Paesi opereranno nella cosiddetta “modalità isolata” per circa 24 ore per testare la frequenza, o i livelli di potenza, prima di integrarsi con la rete europea.
Le ex repubbliche sovietiche, che hanno aderito alla Nato e all’Unione Europea nel 2004, si sono preparate da tempo a integrarsi con la rete europea, ma hanno dovuto affrontare problemi tecnologici e finanziari. Il passaggio è diventato più urgente dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina nel 2022. Il ministro dell’Energia lituano, Zygimantas Vaiciunas, ha spiegato che la decisione di abbandonare la rete russa è stata presa per evitare che Mosca possa utilizzarla “come strumento di ricatto geopolitico”.
presto la Russia potrebbe non avere liquidità
Secondo il centro studio statunitense l’Institute for the Study of War (Isw) nel suo quotidiano punto della situazione sul conflitto, “’inflazione reale della Russia, tuttavia, è molto più alta delle statistiche ufficiali che il Cremlino è disposto a pubblicizzare”. Diversi studi indicano infatti che il tasso di inflazione della Russia è più vicino al 20% che al 9,5%, come sostenuto dal primo ministro Mikhail Mishustin nel suo incontro con Putin il 7 febbraio. “Mishustin e Putin hanno anche tentato di presentare l’economia russa come stabile di fronte alle pressioni economiche internazionali. Mishustin ha affermato che il complesso energetico e dei combustibili della Russia si sta adattando e sta trovando nuovi mercati”, scrive l’Isw. Tuttavia, continua il rapporto, “non hanno menzionato il fatto che la Banca centrale russa ha aumentato il tasso di interesse al 21% nell’ottobre 2024 o che la Russia ha attinto dal suo Fondo nazionale di previdenza per finanziare lo sforzo bellico negli ultimi tre anni. La parte di liquidità del Fondo nazionale di previdenza russo potrebbe esaurirsi nell’autunno 2025”. “Il Cremlino continua a condurre una campagna d’informazione che mira a nascondere la misura in cui la guerra ha influito negativamente sull’economia del paese”, conclude lo studio.