venerdì, 7 Febbraio, 2025
Video Pillole

Report Mal’Aria 2025, nelle città italiane è emergenza smog



ROMA (ITALPRESS) – Aria irrespirabile e livelli di inquinamento ancora troppo distanti dai parametri che entreranno in vigore nel 2030. A soli cinque anni dall’entrata in vigore dei nuovi limiti europei sulla qualità dell’aria, le città italiane sono drammaticamente impreparate. È quanto emerge dal nuovo Report di Legambiente “Mal’Aria di città 2025” che ha analizzato nei capoluoghi di provincia i dati relativi alle polveri sottili (PM10) e al biossido di azoto (NO2). Nel 2024, 25 città, su 98 di cui si disponeva del dato, hanno superato i limiti di legge per il PM10 (35 giorni all’anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo), con 50 stazioni di rilevamento – dislocate in diverse zone dello stesso centro urbano. In cima alla classifica troviamo Frosinone (Frosinone scalo) per il secondo anno di fila con 70 giorni oltre i limiti consentiti, seguita da Milano (centralina di via Marche) con 68. Al terzo posto assoluto si posiziona Verona, con Borgo Milano a quota 66 sforamenti, seguita da Vicenza-San Felice a 64. Il quadro, secondo Legambiente, rivela come l’inquinamento atmosferico sia un problema diffuso e strutturale, ben più esteso di quanto amministratori locali e cittadini vogliano ammettere. Se per le medie annuali di PM10 e NO2 nessuna città supera i limiti previsti dalla normativa vigente, lo scenario cambierà con l’entrata in vigore della nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria, a partire dal 1° gennaio 2030. Per il PM10, sarebbero infatti solo 28 su 98 le città a non superare la soglia di 20 µg/mc, che è il nuovo limite previsto. Al 2030, 70 città sarebbero dunque fuorilegge. Tra le città più indietro, Verona, Cremona, Padova e Catania, Milano, Vicenza, Rovigo e Palermo. Non sono migliori i dati con il biossido di azoto (NO2): oggi, il 45% dei capoluoghi (44 città su 98) non rispetta i nuovi valori di 20 µg/m³. Le situazioni più critiche si registrano a Napoli, Palermo, Milano e Como, dove è necessaria una riduzione compresa tra il 40% e il 50%. Per uscire dall’emergenza smog – evidenzia Legambiente – servono politiche strutturali che incidano tutti i settori corresponsabili dell’inquinamento.

mgg/gtr

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Calenda, “incursione” all’assemblea del Pd a Napoli

Redazione

Salario minimo, Schlein “Destra vuole rendere il lavoro più precario”

Redazione

Vecchioni “Il Veneto una motrice per il Paese”

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.