Una serie di attacchi aerei ha provocato la morte di almeno 40 bambini in diverse regioni del Sudan nel corso di soli tre giorni, secondo quanto riportato da Annmarie Swai, Rappresentante a.i. dell’Unicef in Sudan. Il 3 febbraio, un bombardamento a Kadugli, nello Stato del Kordofan meridionale, ha causato la morte di 21 bambini e il ferimento di altri 29. Il giorno precedente, un attacco su un mercato del bestiame a El Fasher, nello Stato del Darfur, ha provocato la morte di almeno 11 bambini. Sempre il 2 febbraio, otto bambini sono stati uccisi e sei feriti in un bombardamento sul mercato di Sabreen, nello Stato di Khartoum.
“Almeno quaranta bambini sarebbero stati uccisi in soli tre giorni, in tre aree diverse del Paese. Questo è un chiaro esempio delle devastanti – e crescenti – minacce ai bambini in Sudan”, ha dichiarato Swai.
Tanti gravi episodi
Tra giugno e dicembre 2024, con l’estendersi del conflitto in nuove aree, sono stati segnalati più di 900 episodi di gravi violazioni contro i bambini, con una media di oltre quattro al giorno. L’80% di questi casi riguarda uccisioni e mutilazioni, principalmente negli Stati del Darfur, di Khartoum e di Al Jazirah. Dall’inizio del 2025, i combattimenti non hanno mostrato segni di diminuzione. Nell’ultima settimana di gennaio, sette bambini sono stati uccisi o feriti in un attacco all’unico ospedale funzionante nella città di El Fasher, nello Stato del Darfur. Altri tre bambini sono stati colpiti quando una granata ha colpito uno spazio a misura di bambino dell’Unicef nello Stato di Khartoum. “I bambini in Sudan stanno pagando il prezzo più alto degli incessanti combattimenti e continuiamo a chiedere a tutte le parti in conflitto di attenersi agli obblighi previsti dal diritto umanitario internazionale e di rispettare e garantire il rispetto, la protezione e l’adempimento dei diritti di tutti i bambini in Sudan”, la chiosa di Swai.