martedì, 4 Febbraio, 2025
Agroalimentare

Cibo gettato. Coldiretti: la Giornata contro lo spreco, nella spazzatura 12mila pasti al secondo. Una follia da fermare

Le stime FAO: persi alimenti che potrebbero sfamare 1,26 miliardi di persone. Danni per agricoltura ed economia

Tra le follie umane c’è da annoverarne una nuova: lo spreco del cibo. Montagne di alimenti che potrebbero sfamare ogni anno 1,26 miliardi di persone. Secondo i dati e le stime della Fao, ogni secondo tra cibo perso e sprecato, si potrebbero confezionare quasi 12mila pasti. Cibo che invece finisce nella spazzatura, con un impatto pesante dal punto di vista economico e della sostenibilità ambientale, oltre che da quello etico, considerato l’aumento delle persone affamate.

Giornata contro lo sprecoColdiretti, dati Unep,

A denunciare ciò che definisce “follia” è la Coldiretti, sulla base di un’analisi su dati Unep diffusa in occasione della Giornata contro lo spreco, che ricorre il 5 febbraio. “Secondo elaborazioni del Centro Studi Divulga”, evidenzia la Coldiretti, “vengono sprecati o persi oltre 1,7 miliardi di tonnellate di cibo all’anno per un valore economico che sfiora i 4.500 miliardi di dollari a livello mondiale. Si tratta di circa un terzo dei 6 miliardi di tonnellate di cibo disponibile”.

A casa troppo cibo buttato

La maggior parte degli sprechi avvengono tra le mura domestiche e nella fase a valle della filiera (1,05 miliardi di tonnellate) rispetto alla produzione primaria e l’industria (666 milioni di tonnellate di cibo). “Nell’ultimo anno, si registra peraltro”, calcola la Coldiretti, “una crescita dell’8% del costo economico dovuto agli sprechi, a fronte di un incremento del 6,6% dei volumi complessivi. L’agricoltura e l’industria alimentare hanno visto una riduzione delle perdite (-2,2%), mentre si rileva una crescita negli sprechi domestici e nelle fasi a valle delle filiere (distribuzione e somministrazione) con un +13%”.

Modelli sbagliati da cambiare

Se non assisteremo ad un reale cambio di passo, secondo il Centro Studi Divulga entro il 2033 i dati potrebbero peggiorare con una perdita aggiuntiva di cibo quantificabile in 230 milioni di tonnellate in più di cibo sprecato rispetto al periodo attuale.
“A pesare sugli sprechi sono anche l’attuale modello della distribuzione delle risorse alimentari e gli squilibri causati dal declino dei sistemi alimentari locali basati sull’agricoltura familiare, che necessitano di essere sostenuti e rilanciati”, evidenzia la Coldiretti, “In molti Paesi, tali sistemi non riescono più a produrre e distribuire cibo sufficiente per nutrire una popolazione globale in crescita, soddisfare le esigenze nutrizionali, garantire un accesso equo e operare in modo sostenibile”.

Una rete di mercati contadini

Per combattere la fame e l’insicurezza alimentare, è nata la World Farmers Markets Coalition, una rete di mercati contadini promossa da Campagna Amica e Coldiretti. “Questa coalizione, creata tre anni fa con il coinvolgimento di sette associazioni su vari continenti”, spiega la Confederazione, “oggi include oltre settanta organizzazioni rappresentative di 60 Paesi, 20.000 mercati, 200.000 famiglie agricole e oltre 300 milioni di consumatori.
L’obiettivo è continuare a far crescere un network che promuova uno sviluppo economico, ambientale e sociale sostenibile attraverso la filiera corta, il supporto all’agricoltura familiare, la promozione del cibo locale e l’emancipazione degli agricoltori, con particolare attenzione a donne e giovani”.

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