lunedì, 3 Febbraio, 2025
Esteri

Netanyahu: “Con Trump cambieremo mappa regione”

Il premier israeliano alla Casa Bianca martedì, mentre sua moglie Sara è indagata dalla procura di Tel Aviv. Operazione Idf "muro di ferro": almeno 25 morti a Jenin. Siria, Ahmed al-Sharaa (Al Jolani) vola in Arabia Saudita

Ieri, prima di imbarcarsi sul volo da Tel Aviv alla volta di Washington, il premier israeliano ha rilasciato una dichiarazione alla stampa: “Il fatto che questo sia il primo incontro del Presidente Trump con un leader straniero dal suo insediamento è significativo. Penso che sia una testimonianza della forza dell’alleanza israelo-americana, è anche una testimonianza della forza della nostra amicizia personale. In questo incontro affronteremo questioni importanti, questioni critiche, che riguardano Israele e la nostra regione: la vittoria su Hamas, il rilascio di tutti i nostri ostaggi e affrontare l’asse terroristico iraniano in tutte le sue componenti, un asse che minaccia la pace di Israele, del Medio Oriente e del mondo intero.”
Oggi lunedì 3 febbraio è 16esimo giorno della prima fase del cessate il fuoco, e con l’arrivo di Netanyahu alla casa bianca cominceranno i colloqui sulla seconda fase dell’accordo di scambio di prigionieri. Netanyahu ha parlato ieri con l’inviato del presidente degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff e secondo quanto affermato dal suo ufficio, Witkoff parlerà anche con il primo ministro del Qatar e con alti funzionari egiziani; dopodiché lui e Netanyahu discuteranno su quando saranno inviate le delegazioni per avviare ulteriori colloqui sul passaggio alla seconda fase dell’accordo. Non è stata fissata una data per i colloqui formali che coinvolgono mediatori e delegazioni di Hamas e Israele. Intanto Tamīm bin Ḥamad Āl Thānī, primo ministro del Qatar, ha chiamato al telefono Israele e Hamas per cominciare subito la trattativa.
Si prevede che la seconda fase riguarderà il rilascio dei prigionieri palestinesi rimanenti, dei 20 ostaggi della prima fase ancora in mano ad Hamas, e includerà discussioni su una prospettiva di pace permanente, a cui però diversi membri del governo di Netanyahu si oppongono.

Continua il “Muro di ferro”, 25 morti a Jenin

Sono 25 i morti nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, dall’inizio dell’operazione militare israeliana “Muro di Ferro”, mentre è stato nominato il nuovo capo dell’esercito, Ayal Zamir. Dopo nuovi raid nella notte di ieri in Cisgiordania, l’agenzia di stampa Wafa precisa che nell’area risultano un centinaio di case completamente distrutte, e colpita “un’auto carica di esplosivi pronti per un attentato a Kabatiya, uccisi due terroristi”. Il ministro delle finanze dell’ultradestra Smotrich ha subito chiestodi “rafforzare la presa e la sovranità” sui territori palestinesi.

Al Jolani in Arabia Saudita, prima visita all’estero dopo l’insediamento

Contemporaneamente il Presidente siriano di transizione, Ahmed al-Sharaa (Al Jolani), si è recato ieri in Arabia Saudita. Giovedì scorso il Re saudita, Salman bin Abdulaziz, e il principe ereditario, Mohammed bin Salman, si erano congratulati con Ahmed al-Sharaa per aver assunto l’incarico di Presidente siriano di transizione.Il ministro degli Esteri saudita, Faisal bin Farhan, aveva visitato la Siria la scorsa settimana e incontrato Al-Sharaa, sottolineando la disponibilità di Riad a sostenere l’ascesa della Siria. Faisal bin Farhan aveva aggiunto: “Siamo impegnati nel dialogo con i Paesi interessati per revocare le sanzioni alla Siria”.

Inchiesta penale su Sara Netanyahu

I media israeliani riportano che la procura di Stato israeliana ha aperto un’inchiesta penale nei confronti di Sara Netanyahu, moglie del primo ministro Benjamin Netanyahu. La notizia dell’avvio dell’inchiesta da parte della procura israeliana è rivelata in una lettera inviata alla parlamentare dell’opposizione Naama Lazimi, che aveva chiesto l’avvio di un procedimento giudiziario. La parlamentare Naama Lazimi, accusa la moglie di Netanyahu di intralcio a testimoni nel processo per corruzione del marito, in seguito a un’inchiesta trasmessa in televisione. L’accusa non ha specificato il tipo di procedimento nei confronti della signora Netanyahu, che attualmente si trova negli Stati Uniti.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Rutte (Nato): “Spesa alleati ben oltre il 2%”. Zelensky: “L’Ucraina offre alla Nato un esercito di 800mila uomini”

Antonio Marvasi

Cadaveri nelle strade della Repubblica Democratica del Congo

Ettore Di Bartolomeo

Lanzarote, aggredito con calci e pugni fuori da un bar: trentenne italiano in pericolo di vita

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.