mercoledì, 5 Febbraio, 2025
Image default
Mostre

“Il paese della biodiversità”. La natura in scena

Inaugurata nella sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma la mostra “Il paese della biodiversità. Il patrimonio naturale italiano”, di National Geographic Italia e National Biodiversity Future Center. L’esposizione è visitabile gratuitamente, previa prenotazione, fino al 30 aprile 2025

 

Attraverso un percorso espositivo multimediale articolato in cinque sale, “The Wild Line”, il collettivo di fotografi naturalistici composto da Marco Colombo, Bruno D’Amicis e Ugo Mellone, racconta la biodiversità italiana attraverso cinquanta fotografie uniche. Si tratta di una narrazione volta alla riscoperta di un profondo legame con le nostre radici, perché l’Italia è il Paese europeo con la più grande varietà di specie viventi e il più alto tasso di specie endemiche. Molti, però, ignorano che più del 50% delle specie vegetali e il 30% delle specie animali che vivono e migrano attraverso il Mediterraneo sono presenti esclusivamente nella nostra penisola.

Volpe rossa (Vulpes vulpes) attraversa un pendio innevato. Molise, Febbraio 2015
Volpe rossa (Vulpes vulpes) attraversa un pendio innevato. Molise, Febbraio 2015

Un viaggio, dunque, alla riscoperta di un altro grande patrimonio dell’umanità di cui dovremmo essere attenti custodi, ma cui si presta ancora troppa poca attenzione. “La Natura va salvaguardata nel suo insieme, nella sua complessità – è l’invito di Marco Cattaneo, direttore del National Geographic -. La biodiversità del nostro Paese è un capitale di valore inestimabile”.

Molte delle specie ritratte negli splendidi scatti sono sconosciute alla maggior parte della popolazione, nonostante si tratti di organismi fondamentali alla nostra sopravvivenza. Un esempio eclatante di questo sguardo olistico e inclusivo sulla vasta biodiversità dell’Italia è dato da una fotografia esemplare di Marco Colombo, che ritrae dei “Collemboli giganti”, un ordine di Esapodi utile a mantenere pulito il terrario o come alimento per anfibi e insetti esotici. Questi minuscoli esserini, di non oltre 9 millimetri, sono degli invertebrati la cui cuticola idrorepellente è molto utile nella produzione di tanti materiali. Eppure, vivendo sulla superficie di foglie morte, in zone paludose o nel sottosuolo, sono difficili da individuare.

La locandina della mostra
La locandina della mostra

Non sbaglia allora Luigi Fiorentino, Presidente del National Biodiversity Future Center, quando afferma che: “L’importanza della mostra è nel valore in sé e negli obiettivi di comunicazione scientifica che si pone”. La possibilità di avvicinare maggiormente al mondo scientifico più persone possibili e renderle più consapevoli è perfettamente in linea con quel diritto alla libertà che da secoli anima le democrazie occidentali. Conoscere il proprio habitat significa poterlo valorizzare, oltreché favorirlo. “La tutela dei nostri ecosistemi – sostiene Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR – passa non soltanto dall’impegno del mondo scientifico o dalla messa a punto di tecnologie di ripristino e prevenzione, ma anche da una cultura della biodiversità, estesa e trasversale a tutta la società”.

Crediti foto:

  • Foca monaca del Mediterraneo, Mar Jonio – Ugo Mellone
  • Gabbiano corso, Puglia – Ugo Mellone
  • Gambero di fiume italiano, Lombardia – Marco Colombo
  • Gorgonie Rosse, Calabria – Marco Colombo
  • Lanario, Marche – Bruno D’Amicis
  • Orso bruno appenninico, Abruzzo – Bruno D’Amicis
  • Pino loricato, Basilicata – Ugo Mellone
  • Tritone crestato italiano, Lombardia – Marco Colombo
  • Vipera dal corno, Veneto – Bruno D’Amicis
  • Volpe rossa, Molise – Bruno D’Amicis
Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

“Una maschera color del cielo”.
Il dilemma dell’essere

Maurizio Musu

“Trump. La rivincita”. Storia di una resurrezione politica

Cristina Calzecchi Onesti

“Una benedizione mascherata”. La mostra degli opposti e dei paradossi

Antonio Marvasi

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.