In questo periodo di emergenza sanitaria garantire l’accesso all’acqua e alle prestazioni igieniche alle persone senza fissa dimora è diventato ancora più importante. Per questo la Fondazione Somaschi Onlus ha riaperto il centro diurno per senzatetto Drop-in (Piazza XXV Aprile) per il solo servizio docce e lavanderia.
“Gli ingressi sono contingentati e si accede previa prenotazione – spiega Valerio Pedroni, portavoce di Fondazione Somaschi Onlus -. Le persone senza dimora possono prenotare il servizio rivolgendosi ai nostri operatori, a quelli delle unità di strada o attraverso il CASC (Centro Aiuto Stazione Centrale)”.
Prima di accedere al Drop-in agli utenti viene misurata la temperatura con un termometro a infrarossi. Se superiore a 37,5° l’equipe contatta i servizi sanitari preposti per la presa in carico della persona. A ognuno viene consegnata una mascherina, gel igienizzante e un kit per doccia e barba (asciugamano, cambio intimo, spazzolino, shampoo, rasoio e schiuma da barba). Chi ne ha necessità può ricevere anche un sacco a pelo. Al termine della doccia viene offerto tè, caffè e una piccola merenda da consumare però obbligatoriamente fuori dal centro, per evitare assembramento.
Dopo ogni doccia gli operatori sanificano il locale con idropulitrice e disinfettante.
Il Drop-in tutto l’anno offre riparo ai senzatetto durante il giorno, quando i dormitori sono chiusi. Prima dell’emergenza era frequentato quotidianamente da circa 60 persone. È un luogo protetto dove è possibile riposarsi dalle fatiche di vivere in strada, farsi una doccia, lavare i propri vestiti e ricevere assistenza da operatori e volontari. Chi lo desidera è affiancato nella scrittura del curriculum e nella ricerca di un lavoro.
Fondazione Somaschi Onlus, attiva dal 2012, raccoglie l’eredità somasca accorpando le opere sociali e assistenziali della provincia lombardo-veneta e ligure-piemontese attraverso la collaborazione di religiosi e laici che lavorano insieme con passione e professionalità. La Onlus accoglie chi ha bisogno e vive ai margini della società con diverse modalità di intervento, per strada e nelle proprie case, che vanno dai servizi di bassa soglia alla residenzialità. I beneficiari sono minori allontanati dalle famiglie, donne vittima di violenza e di tratta, sole e con figli, migranti, persone fragili e con dipendenze, malati di HIV, persone senza dimora, gruppi rom. A ciascuna persona è riservata un’attenzione esclusiva e un percorso adatto a ogni specifica esigenza e potenzialità, con particolare attenzione al reintegro sociale e lavorativo.