giovedì, 10 Aprile, 2025
Attualità

Auschwitz, 80 anni dopo: Mattarella e i leader mondiali per il Giorno della Memoria

Cerimonia ad Auschwitz-Birkenau con il Capo dello Stato, Carlo d’Inghilterra, Scholz, Macron e Zelensky per ricordare le vittime della Shoah. Meloni: “Mai più l’orrore”. Polemiche a Roma per messaggi contro Ong e Anpi

Esattamente 80 anni dopo la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato in Polonia alla cerimonia commemorativa insieme a leader internazionali come re Carlo d’Inghilterra e re Felipe VI di Spagna con la regina Letizia. E poi ancora il Cancelliere tedesco Olaf Scholz insieme al Presidente Frank-Walter Steinmeier, il Presidente francese Emmanuel Macron con sua moglie Brigitte, il Presidente polacco Andrzej Duda, il Primo Ministro olandese Dick Schoof, il Premier svedese Ulf Kristersson, il Capo del governo irlandese Micheal Martin, l’applaudito Presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i Presidenti di Estonia, Finlandia, Bulgaria, Ungheria, Malta, Moldavia, Slovacchia e Slovenia (presente anche il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri). Dal palco, con la torretta d’ingresso di Auschwitz illuminata di rosso a fare da sfondo, i sopravvissuti al campo di sterminio hanno rievocato l’orrore vissuto. Mattarella, apparso alquanto commosso, ha deposto una candela in memoria della Shoah.

Una giornata, quella di ieri, completamente dedicata alla memoria delle vittime della Shoah e al rinnovato impegno contro l’antisemitismo, una piaga che, nonostante il tempo, continua a manifestarsi in forme nuove e subdole. Il Primo Ministro Giorgia Meloni ha sottolineato il ruolo fondamentale del Giorno della Memoria nel mantenere viva la consapevolezza della Shoah: “Il 27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz furono abbattuti, rivelando al mondo l’orrore del piano nazista di sterminio del popolo ebraico. In Italia, questa tragedia trovò complicità nell’infamia delle leggi razziali e nei rastrellamenti”.

Il Premier ha ricordato anche il coraggio dei Giusti tra le Nazioni, che rischiarono la vita per salvare migliaia di innocenti. Ha inoltre annunciato la Strategia nazionale per la lotta all’antisemitismo, un piano che mira a contrastare ogni forma di discriminazione e odio, riaffermando che “combattere l’antisemitismo è una priorità di questo governo”.

Oggi Mattarella e Meloni saranno al Quirinale per una nuova celebrazione del Giorno della Memoria.

Mai più l’orrore della Shoah

Anche Papa Francesco, in un messaggio diffuso su X, ha ribadito l’importanza di non dimenticare: “L’orrore dello sterminio di milioni di persone ebree non può essere né negato né dimenticato. Collaboriamo tutti a debellare l’antisemitismo, insieme ad ogni forma di persecuzione religiosa”.

Il Pontefice ha quindi lanciato un appello globale per impedire che i semi dell’odio trovino terreno fertile. Tra i sopravvissuti, la senatrice Liliana Segre, 94 anni, ha espresso il timore che la memoria della Shoah possa un giorno svanire. “Chi raccoglierà l’eredità morale della lotta contro l’odio e l’antisemitismo?” si chiede, avvertendo che l’odio non è mai completamente scomparso e che l’antisemitismo continua a rialzare la testa.

Polemiche a Roma

La giornata di ieri è stata macchiata da alcune polemiche a Roma, dove sulle pareti della Piramide Cestia e del Palazzo della Faosono apparsi messaggi contro Amnesty International, Emergency, Medici senza Frontiere, Croce Rossa Italiana e Anpi, accusati di “ipocrisia e antisemitismo”. La proiezione di queste frasi, attribuita a ignoti, ha suscitato un’indignazione generale.

Il significato del Giorno della Memoria

Istituito per ricordare il giorno in cui, il 27 gennaio 1945, l’Armata Rossa abbatté i cancelli di Auschwitz, il Giorno della Memoria invita il mondo a riflettere su una delle pagine più buie della storia umana. Con oltre sei milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento nazisti, insieme a rom, disabili, oppositori politici e altre minoranze, la Shoah rappresenta un monito perpetuo contro l’indifferenza e l’odio. Il ricordo della Shoah non è solo un omaggio alle vittime, ma un imperativo per le nuove generazioni affinché il passato non si ripeta. Come è stato ricordato ieri, “mai più treni carichi di persone verso i campi di concentramento, mai più l’orrore delle camere a gas. Questo è un dovere morale verso l’umanità”.

 

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Smartphone a 6 anni e social a 11: i numeri di un’infanzia sempre più digitale

Anna Garofalo

Guterres: “Gaza è un campo di sterminio”. Israele: “Calunnie”

Antonio Marvasi

De Luise (Confesercenti): contrastare gli aumenti e incentivare i consumi

Anna Garofalo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.