“La questione del surplus commerciale non nasce con la presidenza di Donald Trump, è un tema che le amministrazioni americane hanno posto spesso. Nel 2023 tra Europa e Stati Uniti, nel commercio di beni, c’era un surplus a favore dell’Europa di oltre 150 miliardi: è un dato importante e comprendo il punto di vista degli Stati Uniti, è la stessa questione che noi poniamo nei confronti della Cina, ma si tratta di economie complementari e interconnesse, uno scontro non conviene a nessuno”. Lo ha detto ieri Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine della visita ufficiale in Arabia Saudita e Bahrain, prima del rientro a Roma.“Il dialogo e una soluzione equilibrata e bilanciata sono il modo per affrontare” la questione relativa ai dazi, “farò tutto quello che posso per trovare delle soluzioni insieme all’amministrazione americana”.
Relazioni bilaterali
Di certo la missione diplomatica in Arabia Saudita e Bahrein del Presidente del Consiglio ha segnato una tappa fondamentale nel rafforzamento delle relazioni bilaterali, affrontando temi centrali come il surplus commerciale, il dialogo interreligioso e la cooperazione economica. Due Paesi, due strategie complementari, con un unico obiettivo: proiettare l’Italia in una posizione di leadership nelle dinamiche internazionali.
Andando nello specifico, la visita in Arabia Saudita è stata caratterizzata da incontri focalizzati su temi economici e strategici. Meloni ha ribadito che Italia e Arabia Saudita condividono interessi comuni e che il rafforzamento delle relazioni bilaterali può generare opportunità significative: “Sono due nazioni che hanno interesse a stringere accordi strategici”. Rispondendo alle critiche mosse dall’opposizione sulla coerenza del suo approccio politico, Meloni ha precisato: “Non c’è contraddizione tra ciò che dicevo ieri e ciò che faccio oggi”. Ha inoltre chiarito che le preoccupazioni passate riguardavano specifiche questioni di proselitismo, non presenti negli attuali accordi economici e commerciali con il Regno saudita.
Dialogo interreligioso e cooperazione economica
Il viaggio è proseguito in Bahrein, dove Meloni è stato il primo Presidente del Consiglio italiano a incontrare il re Hamad bin Isa Al Khalifa e il principe ereditario Salman bin Hamad Al Khalifa. Un’occasione per discutere di relazioni bilaterali, sfide regionali e migrazioni, con particolare attenzione al Processo di Roma su migrazioni e sviluppo. Il Bahrein, attuale presidente di turno della Lega Araba, si è distinto per il suo ruolo nel promuovere il dialogo interreligioso, un tema su cui Meloni ha posto l’accento durante i colloqui: “Il Bahrein è un paese molto impegnato su questa materia a livello internazionale”. Meloni ha collegato questa visita a quella di Papa Francesco nel 2022, sottolineando la continuità degli sforzi italiani per il dialogo e la comprensione reciproca.
Oltre alle questioni politiche e culturali, il viaggio ha rappresentato un’opportunità per approfondire i rapporti economici tra Italia e Bahrein. Il Primo Ministro ha discusso di promozione degli investimenti reciproci e della creazione di nuovi strumenti per aumentare i flussi economici e finanziari. L’obiettivo è rendere l’Italia un partner di riferimento nella regione, rafforzando la cooperazione in settori strategici.
Nonostante le critiche, Meloni ha riaffermato l’importanza di perseguire un dialogo aperto con i partner internazionali: “Ribadiamo la nostra volontà di costruire ponti, non muri”. Una dichiarazione che sintetizza l’essenza di questa missione: collaborare per affrontare le sfide globali e costruire un futuro più stabile e prospero.