mercoledì, 29 Gennaio, 2025
Esteri

Dopo la minaccia di dazi, la Colombia accetta le condizioni di Trump sulle deportazioni

La Colombia ha accettato tutte le richieste di Trump, dopo che il presidente aveva minacciato misure come tariffe e sanzioni sui visti per il rifiuto colombiano di accettare voli di deportazione militari statunitensi. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha confermato l’accettazione senza limiti di immigrati clandestini dalla Colombia. Le misure proposte da Trump sono attualmente sospese, ma altre sanzioni rimarranno in vigore finché non partirà il primo volo di deportati. Il ministro degli Esteri colombiano ha dichiarato che il Paese continuerà ad accogliere i deportati con dignità e che i canali diplomatici rimarranno aperti. Il cancelliere Murillo e l’ambasciatore Garcia-Pena si recheranno a Washington per mantenere le relazioni bilaterali. La disputa è nata quando la Colombia ha negato i voli di espulsione, provocando le minacce di Trump di tariffe fino al 50% sulle importazioni colombiane e restrizioni sui visti per i funzionari colombiani. Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha replicato aumentando le tariffe sulle importazioni dagli Stati Uniti e promuovendo beni nazionali. Gli scambi tra USA e Colombia nel 2022 hanno raggiunto i 53,5 miliardi di dollari, con le principali importazioni statunitensi rappresentate da oli, minerali e prodotti agricoli. I voli, inizialmente autorizzati, sono stati successivamente bloccati da Petro, che ha messo l’accento su condizioni più dignitose. Il presidente colombiano ha criticato l’uso di aerei militari per le deportazioni, sostenendo il rispetto per i colombiani. Il Messico ha temporaneamente bloccato voli di deportazione, criticando le azioni unilaterali degli USA, mentre il Guatemala ha accolto 265 deportati su voli militari. La politica di Trump sulla repressione dell’immigrazione include anche l’invio di ulteriori soldati al confine tra Stati Uniti e Messico.

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