lunedì, 27 Gennaio, 2025
Esteri

Dopo scambio ostaggi, Idf blocca sfollati palestinesi: “Hamas ha violato accordo”

Tel Aviv: "Prima liberate Arbel". Libano: almeno 15 civili uccisi e 83 feriti. Il piano di Trump per “ripulire” Gaza dai palestinesi. Usa forniscono bombe pesanti a Israele

Dopo che Hamas ha rilasciato quattro soldatesse israeliane in cambio della consegna di 200 ostaggi palestinesi, ieri Israele ha bloccato una strada principale impedendo a migliaia di sfollati di fare ritorno alle loro case nel nord della Striscia di Gaza. Il governo israeliano ha detto che ai palestinesi non sarà permesso di entrare finché non saranno stati predisposti piani per il rilascio della civile israeliana Arbel Yehud. Hamas ha insistito sul fatto che è viva e che verrà liberata la prossima settimana, ma secondo l’accordo i civili sarebbero dovuti essere liberati prima dei soldati. Sabato sera, mentre la folla si radunava lungo la strada al-Rashid, nel centro di Gaza, per tornare a casa, sarebbero stati sparati alcuni colpi d’arma da fuoco, ma “contrariamente a quanto riportato” spiegano le forze israeliane, tutte le sparatorie avvenute nella zona sono state effettuate allo scopo di distanziare le persone e non mirate a ferirle. Sottolineiamo che, allo stato attuale, non si hanno notizie di feriti tra i sospettati a seguito della sparatoria”.

Il piano di Trump per ‘ripulire’ Gaza

Intanto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato un piano per “ripulire” Gaza e ha affermato di volere che Egitto e Giordania accolgano i palestinesi: “Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto”, ha detto Trump ai cronisti presenti a bordo dell’aereo presidenziale, l’Air Force One. Lo spostamento degli abitanti di Gaza, sostiene Trump, potrebbe essere “temporaneo” o “a lungo termine. In questo momento l’area è letteralmente un cantiere di demolizione, stanno demolendo quasi tutto e lì la gente muore. Ecco perché preferirei impegnarmi con alcune nazioni arabe e costruire alloggi da qualche altra parte, dove magari potranno vivere in pace per una volta”. Trump ha detto di aver parlato della questione con il re di Giordania Abdullah II e di essere deciso a fare lo stesso con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Un alto funzionario di Hamas ha risposto che i palestinesi non accetteranno mai di reinsediare la maggior parte della popolazione di Gaza altrove. “Anche se apparentemente ben intenzionato con la scusa della ricostruzione”, il popolo palestinese non accetterà mai una simile proposta, ha dichiarato Bassem Naim, membro dell’ufficio politico di Hamas. Anche la Jihad Islamica ha condannato l’idea, definendola “deplorevole” e come un incoraggiamento ai “crimini di guerra” compiuti da Israele.

Libano: Idf spara su sfollati che tornano

Almeno 15 civili sono stati uccisi, e 83 feriti dal fuoco israeliano nel Libano meridionale mentre tentavano di tornare nei loro villaggi nel 60esimo giorno dopo la firma dell’accordo di cessate il fuoco, nonostante l’avvertimento dell’Idf di non farlo. Secondo l’accordo di cessate il fuoco, Israele avrebbe dovuto ritirarsi ieri dal Libano meridionale, ma ha già dichiarato che non lo farà finchè l’intesa non sarà “pienamente applicata dal Libano”. Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che “gli impegni delle parti” per la tregua “devono essere completati il prima possibile affinchè il Libano mantenga la sovranità su tutto il suo territorio”.

Usa: bombe da 2mila libbre a Israele

“Molte cose che erano state ordinate e pagate da Israele, ma che non sono state spedite da Biden, sono ora in arrivo!”. Così Donald Trump sulla piattaforma Truth Social conferma la consegna a Israele di 1.800 bombe Mk-84 dal peso di circa una tonnellata l’una (2mila libbre), sospesa l’anno scorso da Joe Biden perché il loro uso su Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale, come l’Idf aveva intenzione di fare, avrebbe causato una “grande tragedia umana”. Come spiega il sito Axios si tratta bombe sganciate da aerei e generalmente utilizzate per provocare danni estesi a obiettivi militari, centri di comando e infrastrutture. In una nota ufficiale il primo ministro Benyamin Netanyahu ha commentato la notizia: “Grazie, presidente Trump, per aver mantenuto la tua promessa di fornire a Israele gli strumenti necessari per difendersi, combattere i nostri nemici comuni e garantire un futuro di pace e prosperità”.

Unrwa: “Richiesta Israele viola diritto internazionale”

In una lettera scritta tre giorni fa al Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, l’ambasciatore di Israele presso l’Onu, Danny Danon, aveva chiesto all’agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa) di evacuare tutte le sue strutture a Gerusalemme entro il 30 gennaio, data di entrata in vigore delle leggi della Knesset contro l’Unrwa. Nella sua lettera, Danon ha scritto che gli attacchi di Israele contro l’Unrwa sono “una risposta diretta ai gravi rischi per la sicurezza nazionale posti dalla diffusa infiltrazione di Hamas e di altre organizzazioni terroristiche nei ranghi dell’Unrwa”. Ieri l’Agenzia ha rispostoche le richieste di Israele “sono infondate” e contraddicono l’impegno degli stati membri delle Nazioni Unite, tra cui Israele, nei confronti del diritto internazionale.

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