Secondo l’agenzia di stampa statale KCNA, la Corea del Nord avrebbe condotto, sabato, un test missilistico strategico da crociera. Secondo il rapporto, il test è stato supervisionato dal leader del Paese, Kim Jong Un, e descritto come prova per “un’importante sistema d’arma”. I missili da crociera strategici subacquei-superficiali hanno percorso 1.500 chilometri e hanno volato tra 7.507 e 7.511 secondi prima di colpire i loro obiettivi. Il ministero degli Esteri della Corea del Nord ha promesso la “più dura reazione” contro gli Stati Uniti finché Washington “rifiuterà” la sovranità di Pyongyang. Per il ministro, l’alleanza militare e le esercitazioni congiunte tra Corea del Sud e Stati Uniti sarebbero le cause delle crescenti tensioni nella regione. La dichiarazione è arrivata mentre il presidente USA, Donald Trump, dichiarava l’intenzione di ricontattare Kim, tenuto conto che i due, durante il primo mandato del tycoon, avevano instaurato un rapporto di collaborazione. Il leader nordcoreano avrebbe affermato che i mezzi di deterrenza bellica della Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC) sono stati “perfezionati approfonditamente”, promettendo di continuare gli sforzi per rafforzare l’esercito. In una dichiarazione rilasciata più tardi nella stessa giornata, i capi di stato maggiore congiunto della Corea del Sud hanno affermato che Pyongyang ha lanciato numerosi missili da crociera dalle zone interne verso le acque al largo della costa occidentale intorno alle 16.00, ora locale, di sabato. Nel rapporto si afferma che il test missilistico rientrava nei piani per rafforzare le capacità di difesa nazionale contro potenziali nemici. All’inizio di questo mese, i media statali nordcoreani hanno anche riferito che Kim ha supervisionato con successo il test di un nuovo missile balistico ipersonico a raggio intermedio (IRBM).