domenica, 23 Febbraio, 2025
Esteri

L’Italia libera il libico Osama Najim Almasri, ricercato per presunti crimini di guerra

I partiti di opposizione e diverse ONG hanno chiesto al governo italiano chiarimenti sul rilascio del capo della polizia giudiziaria libica. L’uomo, arrestato su mandato della Corte penale internazionale (CPI) per crimini di guerra, è Osama Najim, noto come Almasri, che gestisce il centro di detenzione di Mitiga ed è accusato da Amnesty International di gravi violazioni dei diritti umani. Fonti ministeriali italiane affermano che Najim è stato liberato per ragioni legali. Per la CPI, l’Italia lo avrebbe rilasciato “senza preavviso”. Dopo l’arresto a Torino, dove aveva assistito alla partita di calcio Juventus-Milan, Najim è stato riportato in Libia con un volo governativo italiano. Matteo Renzi ha chiesto chiarimenti al ministro della Giustizia, mentre Arturo Scotto, del PD, ha criticato la liberazione di un “boss della mafia libica”. Le ONG per i migranti, Mediterranea Saving Humans e Refugees in Libya, si sono dette “sbalordite” dal rilascio, denunciando le torture nel campo di Mitiga. Amnesty International segnala che Najim è al comando della polizia giudiziaria dal 2016 e di altre prigioni dal 2021. La Libia, frammentata dal 2011, è divisa tra governi rivali e milizie. La premier Giorgia Meloni ha firmato accordi con Tripoli per contrastare l’immigrazione illegale. L’Italia collabora da anni con le autorità libiche, offrendo supporto finanziario e tecnico alla guardia costiera libica, che intercetta i migranti diretti a campi di detenzione in condizioni disumane. Recentemente, l’Italia ha rilasciato l’iraniano Mohammad Abedini, arrestato per sospetti legati alla tecnologia dei droni, evento forse collegato alla liberazione della giornalista Cecilia Sala da Teheran.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Morto a 79 anni Gianni Pettenati, autore della storica canzone ‘Bandiera Gialla’

Mattia Cirilli

70 cristiani decapitati da militanti Isis in Paese africano

Ettore Di Bartolomeo

Stop all’olio di semi, ristorante barbecue del New England in linea con il movimento MAHA

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.