La Corte costituzionale ha scelto oggi, con voto unanime, Giovanni Amoroso come nuovo Presidente. Una decisione che premia una lunga carriera di eccellenza giuridica e di profondo impegno istituzionale. Amoroso, già Vicepresidente dal dicembre 2023, succede alla guida della Consulta e resterà in carica fino al 13 novembre 2026, quando scadrà il suo mandato di nove anni come giudice costituzionale.
Nel suo primo atto da Presidente, Amoroso ha nominato come Vicepresidenti i giudici Francesco Viganò e Luca Antonini, sottolineando la volontà di proseguire un lavoro corale e armonioso nell’esercizio delle delicate funzioni della Corte.
Nato il 30 marzo 1949 a Mercato Sanseverino, in provincia di Salerno, Giovanni Amoroso ha costruito una carriera giuridica esemplare, caratterizzata da un impegno costante nella magistratura e nella tutela dei principi costituzionali.
Pretore penale
Nominato magistrato nel 1975, ha iniziato il suo percorso come pretore penale a Bergamo, per poi specializzarsi nel diritto del lavoro a Roma. Dal 1984 è stato assegnato all’Ufficio del Massimario della Corte di cassazione, prima come magistrato di tribunale e poi d’appello. Qui ha collaborato alla redazione di pronunce fondamentali in materia lavoristica, distinguendosi per la precisione analitica e la profondità delle argomentazioni. La sua esperienza lo ha portato a occuparsi anche delle innovazioni tecnologiche in ambito giuridico, curando i corsi di apprendimento del sistema Italgiure, le banche dati della Corte di cassazione, tra il 1986 e il 1989.
Amoroso ha ricoperto ruoli di grande prestigio e responsabilità: è stato assistente di studio di giudici costituzionali di rilievo come Renato Granata e Franco Bile, entrambi futuri Presidenti della Corte costituzionale. Questi incarichi gli hanno permesso di maturare una conoscenza approfondita del diritto costituzionale, preparandolo alla sua nomina come giudice della Consulta nel 2017.