Poco prima di lasciare l’incarico, Joe Biden ha annunciato condoni preventivi per alcuni familiari, tra cui due fratelli e una sorella. L’annuncio è avvenuto poco prima dell’insediamento di Donald Trump come 47° presidente. “La mia famiglia è stata bersaglio di attacchi continui per danneggiare me, il peggior tipo di politica partigiana – ha affermato Biden – Non credo che questi attacchi cesseranno”.
Nel 2020, Biden aveva criticato l’idea di un presidente uscente che perdona i familiari, preoccupato per il precedente che creerebbe. I condoni hanno suscitato accuse di ipocrisia da parte dei repubblicani. Alex Pfeiffer del team di Trump ha ricordato che Chuck Schumer aveva avvisato il tycoon di non concedere perdoni preventivi ai suoi figli, definendo tali condoni un abuso di potere. Il rappresentante James Comer ha criticato il presidente uscente per la mossa, sostenendo che i condoni rappresentano una confessione di corruzione.
Corner avrebbe accusato la famiglia Biden di aver guadagnato milioni vendendo l’influenza del presidente a entità straniere. Trump ha definito “sfortunata” la decisione di Biden che aveva già graziato il figlio Hunter, una mossa non ben vista da molti democratici. Adam Schiff ha descritto la grazia come una “decisione sconsiderata”. Lo stesso Schiff è stato graziato in quanto preso di mira da Trump dopo aver indagato sull’attacco del 6 gennaio. “Credo nello stato di diritto, ma le indagini politicamente motivate sconvolgono la vita delle persone”, ha detto Biden. Le grazie a cinque familiari fanno parte di una serie di condoni emessi, tra cui spicca quella per Anthony Fauci, deus-ex-machina della gestione COVID. Un perdono che ha riacceso le polemiche sul suo ruolo a capo dell’Istituto Nazionale per le Allergie e le Malattie Infettive (NIAID).