Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato di aver raggiunto un accordo per la liberazione degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza. In precedenza, il suo ufficio aveva comunicato che si erano verificati dei contrattempi nella fase finale della negoziazione di un cessate il fuoco, che avrebbe interrotto 15 mesi di conflitto. Netanyahu ha dichiarato che avrebbe convocato il suo Consiglio di sicurezza venerdì, seguito da una riunione del governo, per approvare l’accordo sugli ostaggi. La dichiarazione di Netanyahu all’alba suggerisce che Israele sia pronto ad approvare l’accordo, che prevede la sospensione dei combattimenti nella Striscia di Gaza e la liberazione di numerosi ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi detenuti da Israele. L’intesa permetterebbe anche a centinaia di migliaia di palestinesi sfollati di tornare alle loro case a Gaza. Giovedì, Israele aveva posticipato il voto sul cessate il fuoco, attribuendo il ritardo a una disputa dell’ultimo minuto con Hamas. Crescenti tensioni all’interno della coalizione di governo di Netanyahu avevano sollevato dubbi sull’attuazione dell’accordo, a un giorno dall’annuncio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e del mediatore del Qatar. Secondo i dati della Difesa civile di Gaza, più di 100 persone sono state uccise dagli attacchi israeliani, tra cui almeno 27 bambini. Le squadre di emergenza locali hanno descritto bombardamenti incessanti da quando è stato raggiunto l’accordo, che dovrebbe entrare in vigore nei prossimi giorni, in attesa del voto del governo israeliano. La Protezione civile ha riferito che, venerdì notte, oltre 20 persone sono state uccise in attacchi contro edifici che ospitavano rifugiati a Gaza. Secondo il portavoce Mahmoud Basal, tra le vittime ci sono nove persone a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, e quattro persone decedute in un attacco di elicotteri israeliani nelle prime ore di venerdì.