venerdì, 17 Gennaio, 2025
Economia

Consumi. Confcommercio: la spinta c’è e sale anche il Pil. Bella: segni di miglioramento

Positivo il ruolo del turismo, in difficoltà il settore Automotive

Meno nuvole sull’economia e sul commercio. Uno scenario favorevole che spinge all’ottimismo la Confcommercio. “Confermiamo la valutazione per cui gli ultimi due mesi del 2024 avrebbero mostrato moderati segnali di miglioramento sia congiunturale sia tendenziale, sia per i consumi sia per il Pil”. La “fotografia” del direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, commentando i dati dell’ultima Congiuntura Confcommercio.

La spinta del turismo

Il Pil, dopo un’accelerazione a ottobre, ha rallentato a novembre (+0,1% congiunturale) ed è rimasto stazionario sia a dicembre che a gennaio con una variazione dello 0,6 su base annua. “Sotto il profilo sostanziale, è lecito formulare l’ipotesi che negli ultimi mesi del 2024 si sia attenuata la distanza tra consumo potenziale e consumo effettivo”, spiega Bella, “nonostante la riduzione delle vendite al dettaglio a novembre, lo spostamento verso i servizi, dato anche un favorevole contributo del turismo nello stesso mese (anche per la componente degli italiani), ha restituito un po’ di tono alla domanda delle famiglie”.

Il recupero dei consumi

Il mese di dicembre 2024, come osserva l’Ufficio studi della Confcommercio, si è contraddistinto per un quadro generale di miglioramento nell’andamento dei consumi, anche se con andamenti disomogenei tra i vari settori. Tra i principali aggregati di spesa, le dinamiche più positive sono emerse nel settore della comunicazione, con un incremento del 8,2%, e in quello della mobilità, che ha visto un aumento del 2,8%. Buoni risultati sono stati registrati anche per i beni e servizi per la casa (+1,0%), mentre il comparto dei pasti fuori casa ha continuato a crescere, seppur con un incremento moderato (+0,5%). “A livello di singole voci di consumo”, fa presente Mariano Bella, “il recupero più significativo si è osservato nei trasporti aerei (+9,9%), nei servizi ricreativi (+9,1%), negli elettrodomestici (+7,2%) e nell’energia elettrica (+2,8%). Anche i carburanti hanno visto un miglioramento (+1,7%), segnale di una certa ripresa nell’uso dei veicoli e nella mobilità generale. Per l’abbigliamento e le calzature, il dato di dicembre (+0,3%) suggerisce una speranza per l’inizio della stagione dei saldi invernali, nonostante i livelli di spesa siano ancora lontani da quelli pre-pandemia, in particolare rispetto al 2019.

Automotive in difficoltà

Tuttavia, non mancano le difficoltà. I consumi di mobili e articoli d’arredamento sono in calo (-2,0%), così come il settore alimentare e delle bevande (-0,5%). “La situazione appare ancora difficile anche per l’automotive”, conclude il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, “con una leggera contrazione della domanda di auto nuove (-0,2%), un dato che evidenzia una certa stasi nelle vendite nel comparto”.

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