giovedì, 16 Gennaio, 2025
Agroalimentare

Salute e alimenti naturali. Vince la Dieta Mediterranea. Coldiretti: record su tavole mondiali, da +56% extravergine a +5% pasta

La Confederazione: no alla etichetta Nutriscore, fuorviante per i consumatori

La Dieta Mediterranea spopola per le sue qualità salutari e in fondo per la sua “povertà”. Una Coldiretti entusiasta parla di “record sulle tavole mondiali”, dove le esportazioni dei prodotti simbolo dello stile alimentare Made in Italy fanno segnare nuovi primati in valore.
Per la Confederazione viene cos confermata la leadership globale del cibo italiano dal punto di vista della qualità, della salubrità e della sicurezza alimentare.

Pasta, olio e pomodoro

Ad affermarlo è un’analisi della Coldiretti su dati Istat in occasione della festa di Campagna Amica al mercato del Circo Massimo a Roma per celebrare l’elezione della Dieta Mediterranea come la migliore al mondo secondo il nuovo best diets ranking elaborato dai media statunitense U.S. News & World’s Report’s.
“Nel 2024 le esportazioni di olio extravergine d’oliva tricolore sono aumentate in valore del 56% arrivando a superare per la prima volta i due miliardi di euro”, calcola Coldiretti, “ma un incremento a doppia cifra si registra anche per il pesce (+12%). Vendite in crescita anche per la pasta, con un +5%, e del pomodoro trasformato come sughi e passate, in salita del 6%, così come il vino, mentre frutta, verdura e legumi si attestano su un +7%”.

No al sistema Nutriscore

Un successo che evidenzia, secondo la Confederazione, “la considerazione all’estero degli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui la perdita e il controllo del peso, oltre a salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, controllo del diabete”. I vantaggi della Dieta Mediterranea, tuttavia, sono minacciati dai rischi legati ai nuovi sistemi di etichettatura, come il Nutriscore. “Questo sistema, promosso dalle multinazionali, penalizza proprio i prodotti simbolo della dieta mediterranea”, sottolinea la Coldiretti, “focalizzandosi su alcune sostanze nutritive come zucchero, grassi e sale, senza considerare le quantità effettive assunte. È emblematico il fatto che alcuni prodotti tipici del Made in Italy siano catalogati con un “E” rosso (il punteggio di gran lunga peggiore), mentre l’olio extravergine d’oliva, universalmente riconosciuto come un elisir di lunga vita, è passato da poco ad ottenere una “B” rispetto alla “C” con la quale era entrato”.

Penalizzati i prodotti naturali

Al contrario, bevande gassate e cibi ultra trasformati, spesso privi di ingredienti naturali e di ricetta conosciuta, ottengono il punteggio più alto con la lettera “A” e il bollino verde. “Questo sistema fuorviante”, sottolinea Coldiretti, “dovrebbe essere definitivamente bloccato dalla nuova Commissione Europea, poiché, paradossalmente, finisce per escludere alimenti naturali e sani che fanno parte della tradizione alimentare da secoli, a favore di prodotti artificiali di cui, in alcuni casi, non si conosce nemmeno la composizione”.

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