venerdì, 21 Febbraio, 2025
Attualità

Pizza da record: 160 miliardi di euro nel mondo, 2,7 miliardi di pezzi prodotti in Italia e il 40% delle famiglie la prepara in casa

La pizza — l’iconico simbolo della cucina italiana per eccellenza — continua a consolidare la sua centralità nella pratica quotidiana di migliaia di persone in Italia, diventando un prodotto gastronomico e, allo stesso tempo, un fenomeno culturale e sociale con una portata universale. Ben il 40 per cento delle famiglie italiane prepara la pizza a casa, spesso con farine speciali e ingredienti gourmet, secondo un sondaggio di Coldiretti-Ixè diffuso intorno alla Giornata Internazionale della Pizza, che si celebrerà domani. Questa passione per la pizza a casa riflette una crescente attenzione alla qualità degli ingredienti e alle tendenze del mercato che migliorano il segmento gourmet e artigianale delle pizze. Sempre più italiani optano per l’utilizzo di prodotti di qualità, come grani antichi o prodotti locali e dop per realizzare le proprie versioni, spesso uniche e originali. Passata di pomodoro e mozzarella rigorosamente Made in Italy completano un quadro che fonde tradizione e innovazione.
La pizza è un vero motore economico, con ricavi globali di 160 miliardi di euro nel 2024, una cifra record basata sui dati elaborati da Coldiretti a partire dalle informazioni della Vpa Research. Il mercato interno in Italia ha totalizzato più di 15 miliardi di euro e ha fornito lavoro a oltre 100.000 dipendenti a tempo pieno, una cifra che raddoppia nei weekend per raggiungere le 200.000 unità.

Battaglia per la trasparenza

Ogni anno vengono prodotti in Italia circa 2,7 miliardi di pizze, che coinvolgono l’utilizzo di 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio d’oliva e 260 milioni di chili di passata di pomodoro. Questi numeri rappresentano la stretta connessione che esiste tra la pizza e la filiera agroalimentare italiana, dove l’eccellenza locale è in gioco. Ma Coldiretti indica un problema: quasi due pizze su tre in Italia sono fatte con ingredienti importati che spesso non danno alcuna indicazione al consumatore. Mozzarella lituana, salsa di pomodoro cinese, olio tunisino e farina ungherese, per citarne solo alcuni. Per affrontare questa mancanza di trasparenza, l’organizzazione sostiene una legge europea che richiede l’etichettatura dell’origine degli alimenti utilizzati per i prodotti venduti nell’Ue
Originaria di Napoli, la pizza è diventata un alimento globale, con l’Unesco che l’ha registrata nel 2017 come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Gli Stati Uniti continuano a essere il leader mondiale nel consumo di pizza (13 chili pro capite all’anno), mentre in Europa gli italiani si sono dimostrati re e regine dei consumatori di pizza con un consumo di 7,8 chili di pizza pro capite all’anno, seguiti dagli spagnoli (4,3 chili) e dai francesi e tedeschi (4,2 chili ciascuno).

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