La Securities and Exchange Commission (SEC) ha avviato una causa contro Elon Musk, accusandolo di frode nel mercato azionario nel 2022 per non aver rivelato la sua partecipazione in Twitter. Secondo la SEC, questa omissione gli ha permesso di acquistare azioni a prezzi “artificialmente bassi”. Musk, CEO di Tesla e SpaceX, ha acquistato Twitter per 44 miliardi di dollari alla fine del 2022, rinominandolo X l’anno successivo. Prima dell’acquisizione, aveva accumulato una quota superiore al 5% nella società, il che avrebbe richiesto una divulgazione pubblica entro 10 giorni. La denuncia della SEC, presentata presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti a Washington, DC, sostiene che Musk ha ritardato di oltre 10 giorni la comunicazione, risparmiando almeno 150 milioni di dollari sull’acquisto di azioni. Gli investitori avrebbero potuto far salire il prezzo delle azioni se fossero stati a conoscenza degli acquisti. L’avvocato del fondatore di Tesla, Alex Spiro, ha definito la causa una “farsa” e parte di una “campagna di molestie”. Musk ha descritto la SEC come un'”organizzazione distrutta” focalizzata su questioni come questa mentre crimini reali restano impuniti. Trump aveva promesso di licenziare il presidente della SEC, Gary Gensler, il cui mandato è iniziato nel 2021 sotto Biden. Dopo la vittoria del tycoon, Gensler ha annunciato le sue dimissioni, mentre Paul Atkins è stato scelto come prossimo presidente. La causa rappresenta l’ultimo capitolo di una saga lunga quasi tre anni. Musk ha avuto altri scontri con la SEC. Nel settembre 2018, l’agenzia lo ha accusato di dichiarazioni “false e fuorvianti” riguardo alla privatizzazione di Tesla a 420 dollari per azione. Le azioni Tesla oscillarono per settimane e l’accordo non si concretizzò. Musk e Tesla concordarono un accordo, riveduto nel 2019, pagando 20 milioni di dollari ciascuno di multe.