Circa 19 persone sono state uccise, in Ciad, mentre le forze di sicurezza sventavano un tentativo di attacco da parte di combattenti armati al complesso presidenziale nella capitale, N’Djamena. Il governo ha dichiarato che, mercoledì sera, circa 18 dei 24 aggressori e un membro delle forze di sicurezza sono morti durante l’assalto fallito all’ufficio del presidente. “Tra gli aggressori ci sono stati 18 morti e sei feriti, mentre noi abbiamo avuto un morto e tre feriti, uno dei quali è in condizioni gravi – ha affermato il ministro degli Esteri e portavoce del governo ciadiano, Abderaman Koulamallah – La situazione è completamente sotto controllo. il tentativo di destabilizzazione è stato sedato”. L’attacco è avvenuto durante la visita ufficiale del ministro degli Esteri cinese Wang Yi, in Ciad per incontrare il presidente ciadiano Mahamat Idriss Deby e altri alti funzionari. Deby è salito al potere dopo che i ribelli hanno ucciso suo padre, Idriss Deby, nel 2021, che aveva governato il Ciad fin dai primi anni ’90 dopo un colpo di stato. Una fonte della sicurezza ha indicato all’agenzia AFP che gli aggressori potevano essere membri di Boko Haram, ma Koulamallah li ha poi descritti come “Pieds Nickeles” ubriachi, un riferimento a un fumetto francese di ladri sfortunati. Un’altra fonte ha detto a Reuters che si trattava probabilmente di un “tentativo di attacco terroristico”. L’attacco è avvenuto meno di due settimane dopo le contestate elezioni generali in Ciad, che il governo ha definito un passo verso la fine del regime militare, ma segnate da una bassa affluenza e accuse di brogli dall’opposizione. L’ex colonia francese, ricca di petrolio ma tra i paesi più poveri dell’Africa, ospitava le ultime basi militari francesi nel Sahel. Da qualche tempo ha annullato gli accordi di difesa con la Francia, definendoli “obsoleti”.