Secondo i dati ufficiali, il presidente croato in carica, Zoran Milanovic, avrebbe ottenuto poco meno del 50% dei voti al primo turno delle elezioni presidenziali di domenica. Questo risultato lo porterà a sfidare il rivale conservatore Dragan Primorac nel ballottaggio tra due settimane. Il presidente della Croazia ha il comando delle forze armate e un ruolo nella politica estera, mentre i poteri esecutivi principali sono nelle mani del primo ministro, scelto dal parlamento. Milanovic, favorito con il 49,11% dei voti, è sostenuto dai socialdemocratici (SDP). Un exit poll aveva suggerito che avrebbe potuto superare il 50% al primo turno, evitando così il ballottaggio del 12 gennaio. Dragan Primorac, sostenuto dall’Unione Democratica Croata (HDZ), ha ottenuto il 19,37% dei voti. La deputata indipendente di centro-destra Marija Selak Raspudic e Ivana Kekin del partito di sinistra Mozemo hanno ricevuto circa il 9% ciascuna, posizionandosi rispettivamente al terzo e quarto posto. Milanovic ha criticato apertamente il supporto militare occidentale all’Ucraina durante l’invasione russa e ha attaccato duramente il Primo Ministro Andrej Plenkovic dell’HDZ. Prima di diventare presidente, Milanovic è stato primo ministro dal 2011 al 2016. Durante la campagna, Plenkovic ha accusato Milanovic di essere “filo-russo” e ha presentato le elezioni come una scelta sul futuro della Croazia nell’Unione Europea e nella NATO. “La differenza tra lui e Milanovic è chiara: Milanovic guarda a est, Primorac guarda a ovest”, ha dichiarato. Un tema centrale dei dibattiti elettorali è stato uno scandalo di corruzione che ha coinvolto l’HDZ, portando al licenziamento e arresto dell’ex ministro della Salute Vili Beros.