Le festività natalizie e di inizio anno si confermano un momento di grande convivialità per gli italiani, con un giro d’affari stimato intorno ai 6 miliardi di euro. Un risultato che supera il periodo pre-pandemia, come rilevato da un’indagine della Cna. L’incremento è trainato non solo dalla voglia di ritrovarsi a tavola, ma anche dall’effetto dell’inflazione sui prezzi. Dal cenone della Vigilia fino al pranzo dell’Epifania, le scelte degli italiani si dividono tra la tradizione casalinga e il crescente fascino del fuori casa. Secondo la Cna, molte famiglie sceglieranno di celebrare nelle proprie abitazioni, con menu che valorizzano i piatti della tradizione. Tuttavia, si registra un deciso aumento nelle prenotazioni presso ristoranti, circoli e agriturismi. Natale, San Silvestro e Capodanno vedranno i ristoranti protagonisti, mentre strutture più rustiche, come rifugi montani e agriturismi, saranno predilette per l’Epifania. Questo trend riflette un desiderio di convivialità senza il peso organizzativo del cucinare in casa.
Tradizione e innovazione
I menu delle feste saranno dominati dai sapori della tradizione. La Vigilia di Natale vedrà il classico cenone di magro, con piatti a base di pesce, mentre Natale, Capodanno ed Epifania privilegeranno i prodotti a base di carne. Accanto a questi capisaldi, si affacciano sempre più le opzioni vegetariane, non solo per chi soffre di intolleranze o allergie, ma anche per chi cerca proposte gourmet alternative. Le scelte vegetariane si adatteranno perfettamente ai precetti cattolici osservanti nei giorni di vigilia. Il ritorno alle radici gastronomiche si accompagna a una crescente attenzione per le materie prime di qualità, spesso provenienti dal territorio. I prodotti artigianali si affermano come protagonisti, segnando un netto distacco dalle dinamiche pre-crisi. Vino, olio, dolci artigianali e altre eccellenze locali trainano non solo la tavola delle feste, ma anche il turismo enogastronomico, che continua a crescere.
Qualità vs quantità
La tendenza a preferire la qualità alla quantità sta aiutando a contenere gli sprechi alimentari, un tema sempre più centrale. Le famiglie scelgono prodotti pregiati, anche se a prezzi più alti, ma acquistano in modo più mirato. Questo approccio responsabile è particolarmente importante in un periodo in cui molte persone non possono permettersi di festeggiare, non per scelta ma per necessità.
Accanto ai consumi, cresce anche l’impegno solidale. Quest’anno si moltiplicano le iniziative benefiche, dalle raccolte alimentari alle cene organizzate per i più bisognosi. Questo slancio di generosità risponde all’esigenza di condividere non solo il cibo, ma anche il calore umano, in un momento di celebrazione per alcuni e di difficoltà per altri.