giovedì, 16 Gennaio, 2025
Politica

Meloni chiude Atreju: “Il Centrodestra è unito e l’Italia torna a stupire”

Dal Circo Massimo il Premier attacca Schlein, Prodi e Landini e traccia le riforme per il 2025: “Priorità a premierato, autonomia e fisco”

Dal palco del Circo Massimo di Roma ieri Giorgia Meloni ha concluso la festa di Atreju, l’evento annuale di Fratelli d’Italia. Davanti a una platea gremita di bandiere tricolori, il Primo Ministro ha riaffermato la compattezza della maggioranza e annunciato le priorità del governo per il futuro, non risparmiando stoccate all’opposizione e sottolineando i risultati raggiunti nei suoi due anni di mandato. “Il Centrodestra è unito e compatto. Questo è il nostro più grande elemento di forza e discontinuità”, le sue parole, rimarcando il fatto di come questa stabilità garantisca credibilità internazionale e autorevolezza per affrontare le sfide del Paese. Un messaggio di fiducia rivolto non solo ai sostenitori, ma anche a chi osserva con scetticismo le dinamiche di un esecutivo che, a detta del Premier, “ha fatto molto più di quanto i nostri avversari si aspettassero”.

Attacco all’opposizione

Meloni non ha risparmiato critiche ai leader dell’opposizione, iniziando dalla Segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, accusata di superficialità sui temi economici e di concentrarsi su battaglie ideologiche: “Sulla sanità servirebbe la calcolatrice al Pd: abbiamo aumentato i fondi di 10 miliardi in due anni, ma a Schlein si inceppa la lingua a dire Stellantis”, ha ironizzato, accusandola di ignorare le questioni cruciali per i lavoratori. Le parole più dure sono state però riservate al segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Il Presidente del Consiglio lo ha accusato di utilizzare gli scioperi come strumento politico per sostenere la Sinistra piuttosto che i lavoratori: “I toni che Landini usa oggi non hanno precedenti nella storia del sindacato. Se avessimo usato noi certi argomenti, sarebbero arrivati i caschi blu dell’Onu”, definendo le sue critiche sul precariato e il potere d’acquisto “prive di fondamento”.

Poi Meloni ha replicato alle dichiarazioni di Romano Prodi, che l’aveva accusata di “obbedire all’establishment internazionale”. Il Primo Ministro ha risposto con sarcasmo: “Quando ho letto i suoi improperi, ho stappato la mia migliore bottiglia di vino per brindare. Siamo ancora dalla parte giusta della storia”. E ha rincarato la dose, accusando Prodi di aver dimostrato obbedienza “svendendo l’Iri e traghettando l’Italia nell’euro senza le dovute precauzioni”.

Il governo punta al 2025

Meloni ha poi tracciato le linee guida per i prossimi anni, annunciando che il 2025 sarà l’anno delle grandi riforme. Tra le priorità, il premierato, l’autonomia differenziata, la riforma fiscale e quella della giustizia: “Questa è un’occasione unica per l’Italia, un momento irripetibile per ridisegnare il futuro della nostra nazione”, incitando quindi i membri del suo partito a “essere all’altezza del compito”. Sul fronte del lavoro, Meloni ha rivendicato i risultati ottenuti: “Abbiamo creato un milione di posti di lavoro. Silvio Berlusconi sarebbe stato fiero di noi”. E ha promesso ulteriori interventi per ridurre la pressione fiscale e migliorare la competitività delle imprese italiane. Un altro tema centrale del discorso è stato quello dell’immigrazione, con il Primo Ministro che ha difeso strenuamente l’accordo con l’Albania per la gestione dei centri di accoglienza: “Questo protocollo è un deterrente formidabile contro i trafficanti di esseri umani”, aggiungendo che il governo è determinato a combattere le mafie legate al traffico di migranti. Meloni ha poi lanciato una stoccata alla magistratura, accusando alcuni giudici di emettere sentenze che favoriscono indirettamente le organizzazioni criminali: “Quando non riusciamo a essere efficaci, gli unici a trarne vantaggio sono i trafficanti”, chiedendo un maggiore impegno dello Stato nella lotta contro la “mafia del mare”.

Messaggio ai sostenitori

Il discorso si è concluso con un appello diretto ai militanti di Fratelli d’Italia e ai membri della coalizione. Meloni ha chiesto loro di anteporre il bene della nazione a qualsiasi interesse personale: “Non tornerà un tempo come questo. L’Italia è tornata a stupire, e noi dobbiamo essere pronti a fare la nostra parte”.

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