L’Ucraina “ha lanciato un attacco missilistico con armi occidentali di alta precisione contro l’aeroporto militare di Taganrog, nella regione di Rostov. Due edifici nell’area tecnica del campo d’aviazione e tre unità di veicoli militari, così come auto civili nel parcheggio adiacente al campo d’aviazione, hanno riportato danni lievi (cioè tagli da schegge). A seguito della caduta di frammenti di missili, ci sono feriti fra il personale”. Lo ha reso noto ieri il ministero della Difesa russo specificando che “durante le indagini è stato stabilito in modo affidabile che sono stati utilizzati 6 missili balistici Atacms di fabbricazione americana”.
Cremlino, risposta inevitabile
La Russia risponderà “sicuramente”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha commentato: “Vorrei ricordare la dichiarazione assolutamente inequivocabile e diretta del ministero della Difesa rilasciata ieri, in cui si afferma chiaramente che seguirà una risposta”, e “La risposta arriverà nei tempi e nelle modalità ritenute opportune”.
La portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, in una conferenza stampa tenuta a poca distanza di tempo dalle minacce del ministero della Difesa russo ha dichiarato: “sono più che concreti i rischi di un prossimo nuovo utilizzo da parte di Mosca del super missile Oreshnik, già lanciato una decina di giorni fa su Dnipro, contro l’Ucraina”.
Trump: “Sono assolutamente contrario ad attaccare la Russia con missili”
Allo stesso tempo Donald Trump nell’intervista a Time che lo ha indicato come Persona dell’Anno 2024 ha dichiarato: “Sono assolutamente contrario agli attacchi con missili in Russia. Stiamo solo intensificando questa guerra e peggiorandola. Penso che sia un errore molto grave, un errore molto grave” ha detto. Quanto alla domanda se continuerà a fornire aiuti all’Ucraina, il presidente eletto non ha risposto direttamente: “Voglio raggiungere un accordo. Questa guerra non sarebbe mai dovuta iniziare. Putin non avrebbe invaso l’Ucraina se fossi stato presidente”.
Mosca: un “furto” i 20 miliardi di aiuti a Kiev sbloccati dagli Usa sugli asset russi
Proprio sugli aiuti, mercoledì la diplomazia russa, promettendo rappresaglie, ha denunciato come “furto” i 20 miliardi di dollari di aiuti sbloccati dall’amministrazione Biden, che saranno finanziati dagli interessi sui beni russi congelati a causa delle sanzioni. “La concessione di un altro prestito annunciata dal Dipartimento del Tesoro statunitense (…) è un banale furto”, ha dichiarato il Ministero degli Esteri russo in un comunicato.
Zelensky contro Orban: “telefonata a Putin mina l’unità europea”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha criticato il primo ministro ungherese Viktor Orban, che ha discusso della guerra in Ucraina in una telefonata con il leader russo Vladimir Putin.”Nessuno dovrebbe promuovere l’immagine personale a scapito dell’unità, tutti dovrebbero concentrarsi sul successo condiviso”, ha affermato Zelensky su X, in risposta al colloquio Orban-Putin. “Speriamo che Orban almeno non chiami Assad a Mosca”, ha ironizzato il presidente ucraino.
Vitkor Orban ha risposto: “Alla fine della presidenza ungherese dell’Ue, abbiamo compiuto nuovi sforzi per la pace. Abbiamo proposto un cessate il fuoco a Natale e uno scambio di prigionieri su larga scala. È triste che il presidente Zelensky abbia chiaramente respinto ed escluso questa possibilità oggi. Abbiamo fatto quello che potevamo”.
Kiev da parte sua ha dichiarato di non aver “discusso” con Orban un possibile cessate il fuoco natalizio con la Russia, né un importante scambio di prigionieri, smentendo l’affermazione del primo ministro ungherese secondo cui il presidente ucraino Zelensky avrebbe “rifiutato” l’idea.
“Come sempre, la parte ungherese non ha parlato con l’Ucraina. E come sempre, l’Ungheria non ha informato (l’Ucraina, ndr) dei suoi scambi con Mosca”, deplora Dmytro Lytvyne, consigliere della presidenza ucraina.