Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “vuole un cessate il fuoco, vuole fare la pace”. ha ribadito il presidente eletto Donald Trump in un’intervista telefonica con il New York Post sul suo incontro, sabato scorso, con il leader ucraino a Parigi. “Non abbiamo parlato dei dettagli; pensa che sia giunto il momento” ha detto Trump, aggiungendo: “Sto mettendo a punto un’idea su come mettere fine a questa assurda guerra”.
Nel corso della stessa intervista, Trump ha inoltre inviato un avvertimento al presidente russo: “Putin dovrebbe pensare che è arrivato il momento (per fare la pace) perchè ha perso. Quando perdi 700mila persone, è il momento. Non finirà fino a quando non c’è la pace”.
Zelensky: “Lavorare alla proposta di Macron sulle truppe in Ucraina”
Il presidente ucraino Zelensky propone di inviare truppe straniere in Ucraina finché il Paese non si unirà alla Nato. “Un contingente di truppe di un Paese o di un altro potrebbe essere presente in Ucraina finché Kiev non farà parte della Nato. Ma per questo dobbiamo avere una chiara comprensione di quando l’Ucraina diventerà un membro dell’Ue e quando un membro della Nato” ha detto Zelensky. “Anche se veniamo invitati (alla Nato), cosa succederà? Chi garantisce la nostra sicurezza? Possiamo pensarci e lavorare sulla proposta di Emmanuel Macron” ha aggiunto il presidente ucraino.
Zelensky: “A Trump ho detto che Putin deve essere forzato alla pace”
“Senza dubbio, una risoluzione diplomatica salverebbe delle vite. La cerchiamo.” Ha scritto su X Zelensky. “Tuttavia, ho sottolineato al presidente Emmanuel Macron e al presidente Donald Trump che Putin non vuole che questa guerra finisca. Deve essere costretto a farlo.” “Costringere Putin a porre fine alla guerra richiede che l’Ucraina sia forte sul campo di battaglia prima di poter essere forte diplomaticamente. Un esercito forte, aiuti militari, sistemi a lungo raggio come Atacms, Taurus, Storm Shadow/Scalp. Sono assolutamente vitali. Li usiamo solo contro obiettivi militari”.
Consiglio Ue a 4,2 miliardi di euro per Kiev
In una decisione adottata ieri, il Consiglio Ue ha concluso che l’Ucraina ha soddisfatto le condizioni necessarie e le riforme previste dal Piano per l’Ucraina per ricevere i fondi, dando quindi il via libera al secondo pagamento regolare di sovvenzioni e prestiti da 4,2 miliardi di euro nell’ambito dello Strumento per l’Ucraina dell’Ue, per sostenere la stabilità macro-finanziaria dell’Ucraina e il funzionamento della sua amministrazione pubblica.
Il commissario Ue alla Difesa: “100 miliardi di euro contro la Russia”
Il commissario europeo per la Difesa e lo spazio Andrius Kubilius ha detto di voler impegnare 100 miliardi di euro per la Difesa come “soluzione preventiva in caso di attacco russo”. Kubilius vuole che il prossimo bilancio settennale dell’UE stanzi un aumento che ha definito “ambizioso” poiché l’attuale bilancio settennale prevede solo 10 miliardi di euro per la Difesa. “Dobbiamo essere preparati alla possibilità di un’aggressione russa… Se falliamo in Ucraina, allora, ovviamente, la probabilità di un’aggressione militare russa contro i paesi dell’UE potrebbe aumentare”, ha affermato.
Il commissario Ue ha sottolineato che fornire all’Ucraina il sostegno di cui ha bisogno per vincere la guerra è fondamentale. Va notato che Kubilius è il primo commissario Ue per la Difesa e lo Spazio. La sua posizione è stata concepita per progettare una migliore integrazione per la frammentata industria della Difesa del blocco Ue, aumentare la spesa, inviare più armi all’Ucraina e migliorare il coordinamento della Difesa con la Nato e gli Stati Uniti.
Merz in visita a Kiev: “Potremmo consegnare i Taurus”
Il candidato cancelliere tedesco della Cdu, Friedrich Merz, favorito alle elezioni, nella sua visita ieri a Kiev ha affermato che la Germania potrebbe consegnare i missili Taurus all’Ucraina. Annuncio che il presidente ucraino Zelensky ha accolto calorosamente. “Stiamo contando su azioni più forti e più decisive da parte della Germania da lei in persona. Ci contiamo veramente molto” ha detto Zelensky, ricordando la duplice richiesta di un invito tedesco ad aderire alla Nato e di invio di missili a lungo raggio Taurus, finora negati dal cancelliere uscente Olaf Scholz.