mercoledì, 22 Gennaio, 2025
Esteri

Ucraina: Meloni sente Zelensky. Lavrov: “Usa prendano sul serio l’uso del nuovo missile”

Putin a Minsk, alleanza militare con Bielorussia. Usa promette a Kiev “una valanga di armi”. Lavrov: diversi canali con gli Stati Uniti.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto ieri una conversazione telefonica con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in cui “ha ribadito il sostegno a 360 gradi che l’Italia assicura e continuerà ad assicurare all’Ucraina e al popolo ucraino, con l’obiettivo di costruire una pace giusta”. Lo comunica una nota di Palazzo Chigi. I due leader, prosegue la nota, “hanno avuto, inoltre, uno scambio sulle prossime iniziative diplomatiche, anche in vista del Consiglio Europeo”. Infine, la premier “ha ricordato l’impegno italiano per l’organizzazione a Roma, nel 2025, della Ukraine Recovery Conference”.

Putin a Minsk, ‘alleanza strategica militare a livelli più alti’

Contemporaneamente il Presidente russo Vladimir Putin era a Minsk per un nuovo incontro con il Presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko. Putin e Lukashenko hanno presieduto il Consiglio di Stato supremo dei due Paesi uniti. “Con la firma del Concetto di sicurezza dello Stato dell’Unione e del trattato interstatale sulle garanzie di sicurezza, stiamo raggiungendo un livello senza precedenti della alleanza strategica militare e coordinamento nel settore militare”, ha affermato Lukashenko.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha spiegato che la Russia e la Bielorussia firmeranno un nuovo trattato che prevede “garanzie reciproche di sicurezza”. Alla domanda se la Russia potrebbe schierare i nuovi missili ipersonici Oreshnik in Bielorussia, Peskov ha risposto che queste decisioni spettano solo ai due presidenti.

Casa Bianca promette a Kiev ‘una valanga di armi’

Il Guardian di ieri, citando un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, ha parlato della strategia ‘last minute’ dell’amministrazione Biden di massima assistenza a Kiev prima dell’avvicendamento con Donald Trump, con tutte le relative incognite. Secondo il giornale, ieri, in un incontro fra il consigliere per la Sicurezza nazionale americano, Jake Sullivan, e il capo dell’ufficio di presidenza ucraino, Andryi Yermak, la Casa Bianca ha promesso, oltre a nuove sanzioni contro la Russia, una “valanga di assistenza militare” all’ucraina.

Sullivan, scrive il Guardian, si è impegnato a fornire “centinaia di migliaia di ulteriori proiettili d’artiglieria, migliaia di razzi e centinaia di veicoli corazzati” entro metà gennaio. Gli Usa hanno anche promesso di addestrare nuove truppe ucraine fuori dal territorio ucraino, oltre a prestiti, che sarebbero quasi finalizzati, per 20 miliardi di dollari finanziati da asset finanziari russi congelati . Il Pentagono ha impegnato 725 milioni di dollari di aiuti militari a Kiev entro questa settimana, pressato anche dalla nuova maggioranza parlamentare dei repubblicani, con lo speaker della Camera, Mike Johnson, che ha bloccato ulteriori 24 miliardi di aiuti all’Ucraina.

Lavrov: diversi canali aperti con gli Usa

Da parte sua, il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov in un’intervista a Tucker Carlson ha dichiarato che “ci sono diversi canali, principalmente sullo scambio di persone che prestano servizio in Russia e negli Stati Uniti. Ci sono stati diversi scambi. Ci sono anche canali che non sono pubblicizzati, fondamentalmente gli americani inviano lo stesso messaggio che inviano pubblicamente, e cioè che dovete fermarvi, dovete accettare il modo che sarà basato sulle esigenze e sulla posizione ucraina”. Detto questo, Lavrov ha osservato che oggigiorno la Russia sente “qualcosa di diverso, comprese le dichiarazioni di Volodymyr Zelensky secondo cui possiamo fermarci ora lungo la linea di contatto”. In ogni caso, secondo Lavrov, la Russia non ritiene che la risoluzione della crisi ucraina sia di esclusiva competenza di Mosca e Washington. Noi “preferiamo i modi che prevalgono nei BRICS, nella Shanghai Cooperation Organization, dove il principio della Carta delle Nazioni Unite di uguaglianza sovrana degli stati è realmente incarnato, mentre invece gli Stati Uniti non sono abituati a rispettare l’uguaglianza sovrana degli stati”.

Usa prendano sul serio l’uso del nuovo missile

Nel corso della stessa intervista Lavrov ha ribadito che gli Stati Uniti e i suoi alleati devono “prendere sul serio” il fatto che la Russia abbia testato il nuovo missile ipersonico Oreshnik sull’Ucraina. “Gli Stati Uniti e gli alleati degli Stati Uniti che forniscono queste armi a lungo raggio al regime di Kiev, devono capire che saremmo pronti a usare qualsiasi mezzo per non permettere loro di avere successo in quella che chiamano sconfitta strategica della Russia e per difendere i nostri legittimi interessi”, ha aggiunto.

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