La Coldiretti accoglie con favore la decisione dell’Inps, concordata con il Ministero del Lavoro, di prorogare al 17 marzo 2025 il termine per il pagamento della contribuzione previdenziale relativa al primo e secondo trimestre 2024. La misura riguarda i datori di lavoro agricolo operanti nelle aree colpite dalla devastante alluvione del maggio 2023. “Stavamo lavorando da tempo per ottenere questa proroga a sostegno delle nostre aziende,” ha dichiarato Coldiretti, sottolineando l’importanza della misura per un settore che continua a subire le conseguenze dei cambiamenti climatici e degli eventi meteorologici estremi. La proroga rappresenta un sollievo significativo per le imprese agricole, permettendo loro di concentrarsi sulla riorganizzazione delle risorse e sulla ripresa delle attività senza il peso immediato degli obblighi contributivi. Uno degli aspetti più apprezzati della misura è la semplificazione amministrativa. Non sarà necessario presentare alcuna istanza: il beneficio sarà riconosciuto automaticamente tramite il Cassetto Previdenziale del Contribuente. Questo approccio consente di accelerare i tempi e ridurre la burocrazia, offrendo alle aziende un accesso più rapido ed efficiente all’agevolazione.
La richiesta
Coldiretti ha anche colto l’occasione per chiedere la proroga delle agevolazioni per il 2025, sottolineando che il settore agricolo necessita di interventi strutturali e continui per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici. “Questo tipo di supporto – spiegano – è essenziale per un comparto che rappresenta un pilastro dell’economia nazionale”. L’alluvione del maggio 2023 ha evidenziato ancora una volta la vulnerabilità dell’agricoltura italiana agli eventi climatici estremi. Le aziende agricole non solo si sono trovate a fronteggiare perdite economiche ingenti, ma anche a dover affrontare i costi di ripristino delle infrastrutture e dei terreni danneggiati. In questo contesto, misure come la proroga dei contributi previdenziali offrono un segnale concreto di attenzione e supporto da parte delle istituzioni.
Coldiretti conclude ribadendo l’urgenza di un piano strutturale per sostenere il settore agricolo e garantire la sua resilienza, sottolineando il ruolo cruciale dell’agricoltura nella tenuta economica e sociale del Paese.