Il leader del partito al governo in Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, rischia di essere destituito dopo aver creato tensioni con una rapida dichiarazione di legge marziale. Han Dong-hoon, esponente del People Power Party (PPP), inizialmente si opponeva all’impeachment di Yoon, ma ha cambiato posizione dopo aver appreso che il presidente aveva ordinato arresti e proclamato la legge marziale, successivamente revocata. Han teme che Yoon possa provocare ulteriori crisi e considera necessaria la sua sospensione. L’impeachment potrebbe essere votato sabato, ma attualmente mancano ancora i due terzi dei voti richiesti. L’opposizione, con 192 seggi, ha avanzato la proposta di impeachment in risposta alla legge marziale. Se sarà approvato, Yoon Suk Yeol verrà sospeso fino a quando la Corte costituzionale non prenderà una decisione. Sono in corso indagini per insurrezione e tradimento contro il presidente e altre figure coinvolte. Con un indice di gradimento che si attesta al 19%, Yoon accusa l’opposizione di ostacolare l’operato governativo. Dopo la revoca della legge marziale, il presidente della Corea del Sud non si è più mostrato in pubblico. L’opposizione teme una nuova possibile dichiarazione di legge marziale. Il ministro della Difesa ad interim ha dichiarato che l’esercito non eseguirà ordini di questo tipo. Il comandante delle forze speciali di Yoon ha rifiutato di seguire tali disposizioni, subendo sospensioni come conseguenza. Gli Stati Uniti, preoccupati per l’evolversi della situazione, hanno deciso di posticipare incontri programmati con la Corea del Sud. Emergono ulteriori dettagli su quelle ore di caos, con arresti ordinati e l’infiltrazione di soldati, denunciata come incostituzionale dalla Commissione elettorale.