Il valore del bitcoin ha superato per la prima volta, mercoledì, i 100.000 dollari, spinto dall’aumento della domanda dopo la vittoria di candidati pro-cripto, capeggiati dal presidente eletto Donald Trump, alle ultime elezioni. Dal 5 novembre, il bitcoin ha registrato un incremento superiore al 45%, raddoppiando il suo valore dall’inizio dell’anno. Questo traguardo rappresenta un altro passo significativo per una valuta digitale nata 15 anni fa da un breve white paper di un autore ancora sconosciuto, noto come Satoshi Nakamoto. Nonostante il successo, le criptovalute rimangono al centro di dibattiti accesi collegati anche a un aumento di crimini informatici e truffe, che secondo l’FBI, hanno causato perdite di miliardi ai consumatori lo scorso anno. Questa situazione ha portato i regolatori federali ad adottare un approccio cauto verso molti progetti legati alle criptovalute. Dopo le elezioni, i sostenitori del bitcoin sperano in un cambio di rotta a Washington, auspicando una visione più favorevole alle criptovalute che allenti le normative rigide. Trump, inizialmente scettico, ha mostrato interesse per la creazione di una “riserva strategica” di bitcoin negli USA, simile a quelle per oro e petrolio. Di recente, una parte significativa della domanda è stata assorbita da fondi negoziati in borsa (ETF), come l’iShares Bitcoin Trust ETF di BlackRock, il più grande nel settore. In un’intervista, Jay Jacobs, responsabile degli ETF tematici di BlackRock negli USA, ha dichiarato che l’ETF IBIT, lanciato a gennaio, ha raggiunto un valore di oltre 45 miliardi di dollari, con un incremento di 4,1 miliardi solo nell’ultimo mese. Jacobs ha sottolineato che, oltre al successo elettorale, un numero crescente di investitori a livello globale considera il bitcoin una copertura contro i rischi geopolitici e le svalutazioni monetarie causate dall’inflazione.